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“Tierras en resistencia”

Si parla di:

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Beatriz Aurora è nata a Santiago del Cile nel 1956, ma la sua famiglia era di origine spagnola, infatti è filgia di esiliati repubblicani spagnoli.
L’artista, dopo il colpo di Stato di Pinochet, è entrata a far parte della Resistenza fino ad essere poi catturata ed espulsa dal paese alla fine del 1974.
Si dedica come artista in modo professionale dal 1985, realizzando esposizioni individuali in molti paesi del mondo . Nel 1994 è profondamente colpita dall’insurrezione zapatista per questo, dopo avere abbandonato lo stile perseguito inizialmente, partecipa al “movimento altermundista” , realizzando quello che lei stessa chiama “storie dipinte” queste sue opere, che attualmente sono esposte in Europa come sostegno della Campagna mondiale per la difesa della Terra, dei popoli indigeni e contadini. I dipinti mostrano parte della storia di questo movimento, raggiungendo una grande diffusione in tutto il Messico e nel mondo soprattutto attraverso simpatizzanti del movimento zapatista. Le opere rappresentano lo spirito che anima la vita delle popolazioni indigene, nei villaggi zapatisti, i luoghi di vita e le relazioni ancestrali e quotidiane con le loro terre.
L’artista oggi vive in Messico, sostiene le comunità indigene dello stato messicano del Chiapas e mantiene, anche attraverso le sue opere pittoriche, un coinvolgimento sociale e politico con le loro lotte. Nei suoi quadri stile naif e realizzati con molta cura dei dettagli, emerge l’esplosione del colore, la vita e la cosmovisione maya. Ha fatto conoscere mediante le sue opere slogan e frasi zapatiste come “No alla guerra”, “Un altro mondo è possibile”, “Un mondo che contenga altri mondi”, e ha illustrato libri come “Don Durito de la Lacandona ”, del sub comandante Mrcos. Gestisce inoltre una bottega di commercio equo e solidale a San Cristobal de Las Casas.
Le sue opere sono state esposte per la prima volta in Europa a marzo approdando a Barcellona, poi a Madrid, fino a giungere in Italia: dall’11 Aprile all’11 Maggio a Ferrara, dal 15 Maggio al 18 Maggio ad Ancona, infine a Jesi dal 22 al 25 Maggio.

Il gran capo

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Questo è il suo articolo n°3459

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