7 – VIZI CAPITALI
a cura di Alberto Agazzani
LE MUSE, CENTRO DI PROMOZIONE CULTURALE, ANDRIA
27 aprile – 29 giugno 2008
Inaugurazione domenica 27 aprile 2008,ore 11
Quattro sono gli artisti invitati dal Centro di Promozione Culturale “Le Muse” di Andria a partecipare alla mostra “7 – VIZI CAPITALI”, il cui intento è presentare e confrontare le diverse ricerche di alcuni fra i più noti protagonisti della pittura contemporanea italiana. Ognuno di loro ha dedicato un’opera a ciascuno dei 7 Vizi Capitali, interpretando il tema secondo il proprio stile e la propria poetica.
ANDREA BOYER ha realizzato 7 disegni su cartoncino Schoeller, affrontando il tema con profonda drammaticità e concettualismo, più di contrappunto che non d’istinto armonico. Accade così ad esempio che La Gola diventi il ritratto della fame (un’immagine di carestia africana con corpi scheletrici), l’Invidia, il più riprovevole dei vizi, venga negata attraverso la rappresentazione degli strumenti che il disegnatore usa per cancellare, gomma e lametta, l’Ira sia quella di un uomo che trasporta il corpo morto di una giovane (madre, figlia, compagna? Comunque vittima) immagine d’estrema attualità o la Superbia venga ricondotta ad un cumulo di teschi umani.
GIANLUCA CHIODI asseconda, di contro, una poetica più ironica, barocca, sottilmente velenosa. La sua Lussuria è un giovane a torso nudo e jeans slacciati che si rimira sensualmente in uno specchio, Invidia una ragazzina cresciuta che scapitozza un enorme mazzo di rose rosse e Gola un’abbuffata di gelatine dai colori e dalle consistenze (s’immagina) stomachevoli.
ENRICO ROBUSTI filtra il tema attraverso una pittura materica, sontuosa, graffiante e segnata. Con sarcasmo più che con ironia, guardando ben a fondo l’animo umano e ritraendo scene tra il grottesco e il ridicolo, amare, comunque vere. L’Ira è una rissa famigliare natalizia nel tema di Parenti Serpenti, la Lussuria un corpo femminile baconiano nel quale il vizio si fa movimento e quest’ultimo carne. Gola è il ritratto di una coppia sommersa di carni, insaccati, frattaglie. Accidia è il ritratto di un uomo che si consuma nei suoi stessi vapori, diventando un tutt’uno con la carta da parati che lo circonda.
VON BALTHASAR, inventore di Wunderkammer tra il naturalistico e l’artificiale, individua in 7 insetti variopinti e multiformi, la natura del Vizio, sospendendo ogni giudizio ma affidandone la connotazione ad antiche carte da parati sulle quali gli insetti si mimetizzano e con – fondono.
Sarà disponibile in Galleria il catalogo edito dalle Grafiche Step di Parma,contenente un saggio critico del curatore Alberto Agazzani.