A casa di Costanza per il Female street art on the roof
Nell’era multimediale o del web 2.0 (termine con cui si indica l’insieme delle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione tra sito e utente e tra utenti) succedono incontri che non ti aspetti. Tramite il social network più famoso di tutti i tempi, il giorno 4 settembre alla mia casella di posta contrassegnata da 2 vignette blu il postino virtuale recapita un messaggio spedito dall’utente che chiameremo Mister X.
La frenesia di tutti i giorni che ci spinge a considerare importanti le cose che non lo sono e a relegare al tempo del piacere le cose che ci animano la vita, mi porta a leggere questa nuova forma di corrispondenza con due giorni di ritardo, l’inchiostro però non è ancora sbiadito. Mister X, deus ex machina di questo racconto; mi affida un link intitolato a lettere blu Pantone 2954 EC “Female Street Art on the roof collective group show – 4 settembre 2011 prorogata lunedì 5 e martedì 6 settembre dalle ore 18 alle 21 zona MM Amendola, dalle ore 15 alle 23 ingresso gratuito.” Detto fatto scrivo una mail a Costanza Sartoris, giovanissima curatrice d’arte, per scoprire l’indirizzo della mostra. La meta è a qualche isolato dalla mia maison, cinque minuti di macchina e nella metropoli più riservata d’Italia dopo il suono di un campanello si apre un nuovo portone.
Tutti sanno che non c’è miglior occasione di un trasloco per organizzare una festa indimenticabile e senza timore di danni, Costanza ha fatto di più: alle bianche pareti di casa oramai svestite dai mobili in viaggio verso altre destinazioni, ha appeso meravigliose opere di quattordici “street” artiste provenienti da tutto il mondo.
Ma da tutto il mondo a Milano come ci saranno mai arrivate ?
La passione per una stessa forma di espressione artistica ha portato le quattordici artiste ad autocandidarsi per partecipare allo show.E lo show è stato un successo: nella giornata di domenica a casa Sartoris sono arrivati in pellegrinaggio 100 curiosi visitatori, determinando così, per mia fortuna, il prolungarsi dello stesso per altri due giorni. Chi ama l’arte e l’arte di strada probabilmente sogna di avere una casa –galleria così: ogni stanza è ricca del colore delle opere esposte e ha il sapore del viaggio perché ogni artista ha rappresentato con sapienza il suo immaginario.
In cucina tra bicchieri pieni di bollicine è stato appeso il colorato mondo di Alice Pasquini, in salotto si rimirano Microbo, Miss Eu e Faith47 e un validissimo video composto da foto di opere scattate all around the world, proseguendo nelle camere da letto si incontrano Lydia Emily ed Eme. Una scala a chiocciola ci eleva al piano di sopra, l’ultimo piano del palazzo. Qui si chiacchiera della mostra, e si gode un panorama mozzafiato sulla città di Milano dominata da gru illuminate da lanterne rosse che segnalano quanto questo luogo sia in evoluzione.
Qui si gode la vista della mostra dall’alto e si ha come l’impressione di essere in tutte le città del mondo. Sono sincera se avessi avuto un giorno in più, sarei ritornata a visitare questa mostra, avrei ripercorso quei cinque minuti di macchina, avrei suonato di nuovo il campanello e avrei aperto il portone. Fortunatamente ad ottobre Costanza promette che organizzerà un’altra mostra di cui daremo opportune segnalazioni. Dulcis in fundo non mi resta altro da fare che ringraziare Mister X per la segnalazione, salvare questa recensione e affidarla al postino di fiducia.
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