A Torino è cominciato l’Assedio
Chi riesce a discernere tra il colorato mondo dell’arte da social network e i progetti di spessore, conoscerà di certo i Guerrilla SPAM, collettivo di artisti operanti principalmente a Torino, noti per la loro irriverente guerrilla (appunto) e che potete conoscere meglio leggendo questa intervista pubblicata qualche tempo fa.
Prescindendo il fatto che apprezzo il loro stile voglio lodarli ulteriormente per alcune iniziative di cui sono fautori, tra queste su tutto Shit Art Fair – Fiera Internazionale Non Autorizzata di Arte di Merda Contemporanea, una controfiera dell’arte che si svolge tutti gli anni a Torino in concomitanza con Artissima, Paratissima, The Other Fair e altri eventi mondani ma soprattutto incentrati sulla mercificazione dell’arte. Il Tunnel del Parco del Valentino si trasforma ogni volta in una fiera non autorizzata, in una sorta di mostra, grazie agli interventi del collettivo e di altri artisti coinvolti nel progetto tra cui annovero volentieri: 2501, Nicola Alessandrini, Hopnn, Mr Thoms, Uno, Br1, Run, Zed1, DEM, Cancelletto, Omino71, Basik, Etnik, Hogre, JbRock, Alleg, Dissenso Cognitivo, Guido Rezor, Ufo5, Luogocomune, Mangiatori di Patate, Psikopatik, ROBOCOP.
Si tiene tutti gli anni dal 2013, ma la verità è che per il 2016 Guerrilla SPAM ha pensato un progetto alternativo, “meno mainstream” e un po’ più selvaggio, un vero e proprio “assedio”. Assedio è il nome di questa nuova scorribanda, questa volta itinerante che consiste nell’occupazione non autorizzata di spazi pubblicitari autorizzati. Nella pratica, Assedio si traduce nella sostituzione di poster pubblicitari con opere di artisti italiani di cui conosciamo al momento solo due nomi, il primo è chiaramente Guerrilla SPAM e il secondo è il mitico 108.
A distanza di 10 ore dall’assedio, il primo disegno, affisso nei pressi di Torino Esposizioni, all’incrocio tra Corso Massimo d’Azeglio e Corso Raffaello, al momento aperto per Paratissima, era già stato coperto da manifesti pubblicitari.
L’obiettivo del progetto è sempre lo stesso, riportare l’attenzione sullo spazio pubblico, inteso come bene comune. L’invasione di proposte commerciali in ogni angolo della città tende a sfuggirci in una dimensione conscia ma il nostro cervello non rimane indifferente a certe stimolazioni esterne e invasive. Forse, è arrivato il momento di chiederci cosa vogliamo davvero e che ruolo abbiamo rispetto al nostro spazio pubblico.
Continuate a seguire Guerrilla SPAM e il progetto Assedio sul loro profilo facebook.