Acarajè, lo spuntino brasiliano da ingrasso
Nell’ultimo periodo cucinare mi pesa tantissimo perché, non solo mi tocca scervellarmi ogni volta su cosa preparare, poi devo anche lavare ed asciugare le tremila cose che precedentemente ho sporcato. Così, quasi ogni sera, mi ritrovo ad ingegnare pietanze che con il minimo sforzo mi restituiscono il massimo risultato, cioè mi permettono di appagare la mia “rivoluzione interiore”. Naturalmente quasi sempre prendo l’ispirazione dai millemila blog di cucina affinando le ricerche con parole che a caso mi passano per la testa. Qualche sera fa, ancora in clima mondiale, ho scoperto l’Acarajè, uno dei cibi di strada brasiliani più pesante e grasso al mondo.
L’Acarajè è un tipico “spuntino” dello stato di Bahia. Da quanto ho capito e visto è una specie di panzarotto di fagioli, cipolle, sale e spezie fritto nel dendè, il famoso olio di palma che a quanto pare risultata particolarmente pesante ed indigesto per i delicati stomaci europei. Dopo la cottura il “malloppo” viene tagliato a metà e servito con gamberetti (naturalmente, anche essi fritti) pomodori e salsa piccante.
Questa bomba alimentare la si trova in ogni angolo di strada di Salvador dove, anziane signore agghindate con il tipico costume bahiano, friggono questa specie di polpetta. Non vi nascondo che inizialmente la cosa mi ha un po’ spaventato anche se credo che non resisterò a lungo e una delle prossime sere appagherò la mia “rivoluzione interiore” con questa bomba.
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