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Allacciate le cinture e preparatevi al “Sorpasso”

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Il Sorpasso - Roma, Parco Rosati

Parco Rosati ha concesso una sola settimana di tranquillità e riposo dopo il Gravity ed esattamente sette giorni dopo riapre le sue verdi e lussureggianti sale a “Il Sorpasso”, festival di musica e “tutta roba italiana”, come recita la locandina dell’evento, organizzato da Rockit. Ispirato al mitico film di Dino Risi ed Ettore Scola, il Sorpasso vuole metaforicamente doppiare il successo del MI AMI ( Musica Importante a Milano) senza nessuna intenzione agonistica, ma per saldarsi all’evento milanese ed estendere al centro-sud Italia una così bella e riuscita rassegna.
Non è bastata la pioggia del venerdì pomeriggio a rovinare quello che può ben dirsi uno dei migliori festival organizzati recentemente a Roma, un week end a tutta velocità.

Protagonista è la musica, quella made in Italy, più o meno underground, poco commerciale, estremamente attraente: basta destare nella mente la voce di The Niro che con il suo timbro caldo ed intenso ha riscaldato la fredda ed umida serata romana, il misticismo e l’eclettismo dei Giardini di Mirò costretti a concedere bis e tris ad un pubblico emozionato, il romanticismo venato di amarezza di Vasco Brondi, alias Le luci della centrale elettrica, l’ironia e l’eleganza dei Masoko, orgoglio capitolino.

Il Sorpasso - Roma, Parco Rosati

Finiti i live sui due palchi è il momento di fare un tuffo negli anni ottanta grazie ai resident del Partyzan, la serata dance del B-Side di Cosenza, due geniali soggetti tra il kitch e il tamarro vero e proprio (in senso buono, si intende) che con un repertorio che frulla post punk, new-wave e sonorità vintage, costringono a fare le ore piccole.

La pista da ballo (fa proprio anni ottanta chiamarla così) si trasforma in un tripudio di colori sgargianti, accessori retrò, tutine elasticizzate e snakers abbaglianti, ci si muove in perfetto stile ’80 mentre ragazzi con la mitica polaroid scattano foto all’impazzata!

Il Sorpasso però non è solo musica, l’area market più che un richiamo è una vera e propria tentazione, tra accessori vintage, borse fatte a mano e occhialoni futuristici è ardua impresa non mettere mano al portafoglio! Il successo del festival è esente da critiche, l’affluenza di gente è stata massiccia, Roma “non ha fatto la stupida stasera” scherzando solo per un attimo a far paura con l’acquazzone pomeridiano del venerdì.

Felici e contenti si torna a casa con la cintura ben allacciata…facendo attenzione al Sorpasso!


– Giuditta Albanese

Giuditta Albanese

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Questo è il suo articolo n°11

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