All’univeristà di Valencia si discute di pratiche sovversive
Altro che convegni sulla prostata atrofizzata, o sull’estinzione del paguro del Madagascàr, all’Università Politecnica di Valencia hanno compreso da tempo che alle conferenze ci si addormenta dopo i primi dieci minuti dall’inizio dei lavori. Per tenere sveglio l’uditorio è necessario proporre argomenti un pochino più stuzzicanti ed originali, ed eccovi servito “Interferencias Viscerales” (interferenze viscerali) un workshop che ha come come filo conduttore udite udite, la “mostruosità come pratica sovversiva”, molto più suggestiva degli ormai inflazionati scioperi della fame e della sete di Pannelliana memoria. In questa quattro giorni di studio si affronteranno i temi legati ai cosiddetti “Studi Postporno”, decostruzione femminista e rappresentazione delle alterazioni dei corpi mostruosi. Si parlerà di auto costruzione dei giochi sessuali, di femminilità come arma di guerra, di attivismo guerrigliero urbano e flori-cultura sovversiva, pensa un pò.
Insomma io che dai convegni mi sono sempre tenuto alla larga, dopo le prime soporifere esperienze in epoca universitaria, a questa quattro giorni Valenciana, dal 27 al 30 maggio, andrei molto volentieri. Ironie a parte, aver trovato sullo “space” di una nostra cara conoscenza, Francesco Macarone Palmieri, in arte Warbear, (che tra l’altro sarà anche uno dei relatori di questo convegno), mi ha fatto riflettere su come in Italia eventi di questo genere non possono che suscitare ironia, per come sono lontani anni luce da ciò che normalmente siamo abituati a sentire in tv e figuriamoci nelle puritane aule universitarie, ma ve lo immaginate voi fare una conferenza del genere alla Cattolica di Milano?
Per chi fosse interessato ecco il link: ideadestroyingmuros.blogspot.com
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