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Angelo Nairod

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La nostra cara super-mega-capo-redattrice “Maria” c’ha visto lungo, anche questa volta. Angelo Nairod è in qualche modo una sua scoperta, frutto di una certosina attività di ricerca in quel mare-magnum di flickr dove imbattersi in qualche scatto interessante è veramente difficile se non fosse per gli oltre tre milioni di utenti che ogni secondo intasano i suoi server per mostrare al mondo le proprie creazioni. Angelo Nairod è un po’ come un fulmine a ciel sereno che piomba con una certa irruenza sul tuo monitor dopo esserti sciroppato una quantità indecifrabile di scatti di animali, fiori di tutte le specie, feste di compleanno, esercizi assurdi con photoshop, autoritratti di ragazzini/e nella loro camera o nel cesso di casa. Le immagini di Angelo hanno invece l’effetto di un pugno in un occhio e dopo averti stordito come si deve hai il tempo di rimettere a fuoco tutto e quasi quasi ti viene voglia di prenderne subito un altro.

Angelo Nairod

L’effetto dirompente credo sia dovuto all’uso scientifico di colori vivaci, ai set surreali creati con pochi e semplici elementi ma tutti efficacissimi a ricreare ambientazioni a dir poco teatrali. Con questi ingredienti di base Angelo riesce ad usare le sue foto per raccontare il suo personalissimo punto di vista su temi come il sesso, la morte, la politica, la religione, l’amore, il gossip e addirittura la questione rifiuti a Napoli. Premetto che non siamo gli unici ad aver apprezzato il suo modo di fare fotografia, date un occhio alle centinaia di commenti ed apprezzamenti sotto ogni sua foto, se poi aggiungiamo che stiamo parlando di un ragazzo con poco più di vent’anni (22 per l’esattezza) che vive a Salerno (niente New york, Parigi, Berlino o affini..) c’è da stare sicuri che ne sentiremo parlare ancora.

Per chi volesse continuare questo viaggio tra li scatti di Angelo questo è il suo account flickr: http://www.flickr.com/photos/angelo_nairod/

Dimitri Grassi

scritto da

Questo è il suo articolo n°319

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