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Anteprima Salento International Film Festival

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Abbiamo intervistato Luigi Campanile direttore artistico del Salento Film Festival che si terrà a Tricase (Lecce) dal 4 al 13 settembre. Leggete un pò cosa ci ha raccontato a proposito della prossima sesta edizione.

ziguline: Leggo con interesse sul sito che l’associazione Cinesalento, che promuove il SIFF, si propone di intervenire sul dialogo interculturale attraverso il linguaggio cinematografico. In che modo pensa che questo sia possibile?

Luigi: Il cinema è una delle forme più potenti di comunicazione culturale e di legame tra culture e popoli. Noi riteniamo che presentando un particolare tipo di cinema, internazionale, fuori dai grandi circuiti di distribuzione e provenienti da ogni angolo della terra si possa trasmettere un messaggio profondamente legato alla cultura e al territorio di origine e permetterne la visione a chi non avrebbe altra possibilità di avvicinarsi a realtà spesso diverse dalle proprie.
Ricordiamo che il cinema ha il vantaggio di fondarsi sul mezzo visivo e quindi permettere il massimo impatto comunicativo in una società così fortemente legata all’immagine. La rapidità ed efficacia del messaggio sociale, culturale, politico trasmesso attraverso il cinema ha da sempre dimostrato la sua efficacia e riteniamo fondamentale continuare a divulgare e trasmettere questo messaggio per continurare ad abbattare le barriere dell’incomprensione che ancora ci separano.

ziguline: Quanto in Salento, terra di partenze in passato, ma anche di arrivi, sia significativo promuovere il dialogo interculturale?

Il Salento si è storicamente sempre rivelato terra di contrasti: dominato da culture e popoli diversi, eppur così saldamente radicato in tradizioni e costumi che ancora oggi quasi ne immobilizzano la crescita economica e l’apertura sociale. Le partenze di migliaia di emigrati prima e studenti universitari poi ha determinato un flusso in uscita di grandi potenzialità e speranze, lasciando il territorio spesso orfano di giovani menti. D’altro canto il rientro parziale di queste risorse arrichite di esperienze maturate in realtà diverse crea la possibilità di grandi iniziative ma anche contrasto con una struttura sociale ed economica che risente spesso in modo molto forte del naturale isolamento geografico di questo territorio. Riteniamo che un iniziativa di stampo internazionale quale il Salento Film Festival possa essere una occasione importante per portare alla luce i contrasti della nostra realtà locale e permettere al mondo e alla nostra comunità di interagire e trovare fondamenti di sviluppo e comunicazione comuni che non possono che essere positivi per il Salento.

ziguline: I film in concorso siano tutti di produzione indipendente, ci può parlare dei criteri della loro scelta?

Nel corso dell’anno la nostra Associazione riceve piu’ di 1000 film da tutto il mondo, tra documentari, corti e circa 450 lungometraggi da cui selezionare il programma che dara’ la possibilita’ a 10 lunghi di entrare in gara per il premio finale di miglior film del Festival. La qualita’ delle produzioni e’ solitamente alta e quindi il processo di selezione lungo e difficile. Cerchiamo naturalmente nella nostra scelta di presentare un alta qualita’ tecnica del prodotto, ma anche varieta’ di storie e culture rappresentate, in modo che un ampia gamma di tematiche e varieta’ regionali e mondiali possa essere qui rappresentata. Cerchiamo poi di creare un contesto e contorno culturale piu’ ampio ad alcune nazioni in particolare che ogni anno scegliamo come ospite della rassegna e presentiamo ampiamente coinvolgendo rappresentanze ufficiali e interpreti di quella cultura sotto varie forme espressive.

ziguline: Ci parli un po’ della giornata dedicata al cinema indiano.

L’India e’ appunto il paese ospite della rassegna 2009. Ne siamo particolarmente felici dal momento che l’ India ha veramente tanto da offrire al cinema e alla cultura internazionale. E’ un paese che sempre piu’ entra nelle nostre realta’ europee e ha una delle cinematografie popolari piu’ riuscite del mondo con numeri notevolissimi e un business enorme che sempre piu’ esce dalle frontiere dell’India e travolge anche i paesi europei e non solo.   La giornata dedicata all’India e’quella del 4/9 partira’ con un cocktail di benvenuto alla delegazione Indiana, rappresentata dall’Ambasciata Indiana a Roma e personaggi della cinematografia e cultura del paese.
Sarà inoltre presentato in Anteprima Regionale il documentario “UPAYA”  diretto da Romina Power fotografato e musicato da Yari Carrisi. Il documentario è stato girato in India nel 2005. Il cambiamento, la ricerca, la trasformazione, la spiritualità, sono i temi che Romina Power traccia in questa storia-documentario, resa ancora più interessante dalla fotografia di Yari  Carrisi che rende tutto più reale e il commento in “voice over” di Paolo Ferrari.
Seguira’ la proiezione di un film Bollywoodiano di enorme successo nel 2008 e in parte girato in Puglia. Grande spazio e’ stato dato all’evento in tutta la stampa cinematografica indiana che sembra essere particolarmente fiera di avere trovato nella prestigiosa vetrina del SIFF una finestra espositiva per questo genere che ancora in Italia non e’ noto. La giornata si concludera’ con uno spettacolo di danza tradizionale indiana e un buffet indiano che coinvolgera’ i nostri ospiti e chiunque voglia prenderne parte. Le atmosfera indiane continueranno a pervadere tutto il Festival – abbiamo in programma seminari e workshop di attivita’ legate alla cultura indiana, dallo yoga alla danza, al cinema. Siamo molto eccitati all’idea di poter offrire una vetrina ampia e interessante ad un paese di cosi’ grande storia e tradizione.

ziguline: Ho letto, sulla newsletter, che ci sono stati alcuni problemi nell’organizzazione e un suo intervento un po’ duro prospettava addirittura un possibile cambio di location per il SIFF: insomma, niente più Tricase? Come sarebbe possibile?

Tricase è una paese molto bello (ricordo di esserci stata qualche anno fa in occasione della festa del quartiere Pozzo, si chiamava così se non erro) e non essendo proprio sulla costa, rimane un piccolo tesoro nascosto che solo il turista veramente interessato va a cercare per apprezzarlo al meglio. Insomma, credo che togliere a Tricase una bella iniziativa come il SIFF, sia un vero peccato, il resto, poi lo leggeremo nei prossimi anni!!

Sono d’accordo con lei, Tricase e’ un paese molto bello ed e’ anche il mio di paese di origine. Fu questa la ragione che mi spinse 6 anni fa ad investire personalmente in un progetto forse ambizioso per il territorio ma in cui ho sempre creduto fortemente. Ho seguito il mio cuore e speravo di trovare in Tricase un interesse tale da permettere a questo evento di crescere ogni anno di piu’. Ho nella ultima news letter citato alcune cifre relative a cio’ che il Festival, pur cosi’ giovane, ha portato sul nostro territorio e credo che in un contesto economico come quello del basso Salento – le nostre siano cifre piu’che rispettabili e che fino ad ora non hanno mai richiesto grossi investimenti da parte dell’amministrazione locale. Ho sempre creduto, e i fatti me ne danno conferma, che il territorio avrebbe beneficiato dal nostro evento in quanto a visibilita’ internazionale (ed anche di un certo livello), apertura culturale e crescita sociale, e soprattutto dal punto di vista turistico, permettendo una destagionalizzazione del territorio, concetto credo fondamentale nella crescita di ogni destinazione turistica.
Come nessun’altra manifestazione il SIFF propone ben 10 giorni di eventi internazionali a Settembre richiamando nelle nostre localita’ un consistente flusso di turisti culturali che investono e spendono sul territorio.

La mia amarezza nasce dal non vedere un riscontro serio e ponderato da parte della Amministrazione di Tricase che dopo anni di discussione e ben 9 mesi dalla prima stesura di un protocollo di intesa non ha ancora definito il proprio impegno nei confronti della manifestazione che per crescere ora ha bisogno di un coinvolgimento non piu’ personale ma anche locale adeguato. Credo sia giusto che ricevendo la citta’ dei benefici evidenti dalla manifestazione, essa, attraverso la sua amministrazione, debba ora prendersi delle responsabilita’ e credere nel progetto investendo risorse e professionalita’ adeguate alla portata dell’evento.
Purtroppo sono giunto a pensare che per quanto la popolazione locale sia fiera della manifestazione, la nostra rapprensentanza politica non abbia intuito i benefici che il territorio ne trae e potrebbe trarne sempre piu’, e non distingua la natura profondamente diversa di questo evento da quello che puo’ essere una sagra locale.
Il SIFF ha bisogno di una amministrazione e una regione lungimirante e che capisca la valenza che eventi di questo genere possono avere su un territorio.
Sono quindi, anche se a malincuore, costretto a considerare altre proposte da parte di amministrazioni che potrebbero dare con entusiasmo un futuro di crescita al nostro Festival.
Nessuna decisione definitiva e’ stata fin ora presa, ma speriamo in una soluzione del problema a breve e comunque garantiamo una edizione sempre ricca ed estremamente interessante.

Tutte le informazioni su: Salentofilmfestival.com

Valentina A.

scritto da

Questo è il suo articolo n°43

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