La spazzolarte di Sunny Asemota e Nana Mallan
Altra giornata piovosa imperversa nella città del sole. È una settimana che piove a Napoli, ma non sarà questo a fermarci. Io e le mie amiche decidiamo di uscire, perché la noia ci assale ed il tempo non è d’aiuto alla nostra apatia. Ma dove andare e cosa fare, con un tempo così contrario? Lia ci suggerisce di visitare una mostra nella chiesa di Palazzo Filangeri, ci dice che è originale e inusuale, perché tutto è stato fatto con migliaia di spazzolini da denti. Mosse dalla curiosità decidiamo di andare e di affrontare il maltempo. Logicamente c’è la solita amica ritardataria che rallenta la nostra visita. La chiesa chiude alle 19:00 e sono le 18:45, bisogna affrettare il passo. Finalmente arriviamo proprio mentre la signora-custode sta per chiudere e serrare il portone, ma ci fa entrare ad ammirare la mostra. Rimaniamo felicemente stupite davanti alla particolare installazione. Mille e mille spazzolini sono legati e connessi tra di loro a formare paesaggi e strutture di cui inizialmente il significato è un po’ oscuro.
È una mostra in cui gli artisti Sunny Asemota e Nana Mallan, entrambi cittadini danesi, hanno voluto omaggiare Napoli ricreando gli elementi rappresentativi della città. Ed ecco che dall’altare scende una colata di lava-spazzolini, mentre la navata sinistra ospita setolini organizzati in modo da ricreare fuochi di artificio, i famosi fuochi di Piedigrotta. Nella navata di sinistra non poteva mancare il mare della città partenopea con tuffatori di legno che si gettano nel mare, non temendo l’altezza dell’arco della cappella, mentre i sacrari di sinistra ospitano un polipo tutto colorato che scende dal soffitto e un insieme di spazzolini uniti in modo da formare tante croci, indicano così la sacralità e la religiosità della città di Napoli. Mi accosto alla custode che mi racconta di quanto sia piaciuta l’installazione e di quanta gente ogni giorno sia andata lì ad ammirare l’inventiva dei due artisti danesi. Le chiedo il perché di tutti questi spazzolini un po’ fuori moda e introvabili nei migliori supermercati e lei mi risponde che uno dei due artisti, non sa dirmi chi, ha “ereditato” tutti questi spazzolini da un suo zio, la cui fabbrica è stata chiusa per fallimento.
E allora cosa farne di tutti questi setolini da denti? Nasce così l’idea e l’installazione. Le chiedo inoltre di parlarmi dei due artisti e lei mi dice di non riuscire a comunicare con loro. Purtroppo la signora non parla inglese come i due ideatori della mostra, ma mi dice che ogni mattina passano di là e chiedono quanta gente si sia fermata, questo riesce a comprenderlo. Ricevo da lei la brochure e leggo che Nanna Mallan è nata in Olanda ed ha imparato a nuotare nei canali olandesi all’età di tre anni, mentre a sette ha piantato un chiodo in Danimarca. Sunny Asemota, invece, non ha mai viaggiato da piccolo ed ha vissuto con una sua madre ed i suoi tre fratelli in Danimarca. Suo padre, nigeriano, era un avvocato molto influente nel suo Paese, che l’artista ha incontrato per la prima volta all’età di 20 anni. Soddisfatte della piacevole serata decidiamo di spostarci e, lasciando la mostra, vediamo all’uscita una scatola piena di immancabili spazzolini.
Su di un foglio c’è scritto “Spazzolini omaggio”. Interdette se prenderli o no, io e le mie amiche ci rivolgiamo verso la custode che, annuendo, ci assicura nel prendere quel simpatico omaggio della serata. Un ricordo difficile da utilizzare per la pulizia dentale. Utilizzare quei spazzolini significherebbe avere gengive sanguinanti per un po’ di tempo. Ultima nota: setolini è sinonimo di spazzolini.