Artecinema 2016 | Arte, fotografia e architettura si sposano col cinema
Lo dico sempre, il processo creativo in ambito artistico è forse la parte più interessante di ogni lavoro. Se è vero che l’arte deve parlare da sola è anche vero che dialogare con un artista a proposito della sua opera può aprire nuove prospettive ma soprattutto, conoscere il modus operandi e gli aneddoti che ne hanno caratterizzato la nascita molto spesso ne completa la visione.
A me piace immaginare e trovo interessante cercare di individuare il messaggio dell’artista quando mi trovo di fronte alla sua opera ma non nego un certo piacere anche nell’indagare cosa lo ha spinto a scegliere forme, materiali e quello specifico messaggio. Tutti gli anni ad Artecinema succede proprio questo. Grazie alla visione di corto e mediometraggi ogni anno il pubblico ha modo di scoprire le vite, le storie degli autori e molto spesso la genesi delle loro opere.
Artecinema è una rassegna cinematografica che da 21 anni porta a Napoli il meglio dell’arte contemporanea (e dintorni), dell’architettura e della fotografia sotto forma di video, film e documentari.
Anche quest’anno si ripete l’appuntamento e con qualche novità, infatti, il festival si allunga di un giorno . La curatrice è ancora una volta Laura Trisorio e le due splendide location sono sempre il Teatro San Carlo e il Teatro Augusto, entrambi nei pressi di via Toledo.
Il programma è ancora una volta ricchissimo di proiezioni da non perdere. Partiamo con il documentario Audioghost68 di Giuseppe Lanno e Giancarlo Neri che immortala la performance di Robert Del Naja (per quei pochi esseri mortali che non lo sapessero, co-fondatore dei Massive Attack) e dall’artista Giancarlo Neri a Gibellina Vecchia. Nello scenario quasi lunare del Cretto di Burri, i due artisti hanno riacceso piccole luci e fatto ascoltare nuovamente le voci di chi nel 1968 conobbe l’orrore del terremoto che devastò il paese e uccise 200 persone. La performance si è tenuta nell’ottobre 2015 in occasione del centenario della nascita di Burri e ha visto la partecipazione di numerose persone. L’opera è un omaggio da parte dei due artisti ad Alberto Burri che fu l’unico a riuscire ad arrivare al cuore dei gibellinesi con la sua opera.
Les Génies de la Grotte Chauvet è un filmato che segue una troupe di esperti alle prese con i graffiti della Grotta Chauvet risalenti a 36.000 anni e di conseguenza, tra le più antiche testimonianze artistiche al mondo.
Un film su Chagall e la sua passione per la musica che lo ha portato a collaborare con numerosi musicisti e ad affrescare cupola dell’Opéra di Parigi e le monumentali tele dell’Opera di New York al Lincoln Center.
E ancora, Damián Ortega, uno degli artisti più apprezzati al momento grazie al suo interesse per temi di natura sociale e alla sua abilità nell’usare oggetti di uso quotidiano per creare stupefacenti opere d’arte, si racconta attraverso il documentario di Deborah Dickson, Damián Ortega – Art21.
Thinking of you racconta invece dell’installazione dell’artista Alketa Xhafa Mripa realizzata nel giugno del 2015 e dedicata alle donne vittime di violenza sessuale durante la guerra del 1998-99 in Kosovo. Oltre alla spettacolarità del gesto di disporre cinquemila vestiti raccolti in tutto il paese, questa storia è importante perché è stata la prima volta dopo 17 anni che è stato discusso pubblicamente questo avvenimento e perché ha visto la mobilitazione di tutto il paese, presidente compreso.
Seppure le immagini possano far pensare a qualche paese africano, La Terra di nessuno è stato girato tra Castel Volturno, Ischitella e Cuma dal regista Sergio Formariello con la collaborazione di otto ragazzi immigrati del Ghana e della Costa d’Avorio e con l’ausilio di un drone.
I bellissimi scenari naturali del Messico vengono sviscerati attraverso il racconto di Thomas Riedelsheimer nel film dedicato al labirinto marino di Cristina Iglesias. L’artista, invitata a realizzato un progetto per l’isola di Espiritu Santo, ha creato un labirinto di stanze sommerse che, favorendo la vita marina, si erge a sigillo e monito per la protezione e valorizzazione dell’area dichiarata dal 2005 sito UNESCO.
Tra le varie proiezioni figura anche il documentario sull’opera di Daniel Buren L’observatoire de la lumière che si sviluppa sull’intera superficie delle vetrate della Fondation Louis Vuitton a Parigi e di cui viene documentato l’intero processo creativo e la realizzazione materiale.
DisinCantoIconico racconta del film animato dell’irriverente Luigi Ontani, realizzato con il sostegno dall’Accademia di Belle Arti di Bologna e dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Alberto Giacometti, protagonista della locandina ufficiale del festival, sarà raccontato attraverso il film Alberto Giacometti, Sculpteur Du Regard di Charles de Lartigue che ne immortala lo spirito avventuroso e la carriera artistica.
Le proiezioni sono ancora molte e tutte molto interessanti, intervallate da altrettanto interessanti incontri e dibattiti con registi, produttori e artisti. Il festival prende il via il 5 ottobre al Teatro San Carlo e si chiude il 9 all’Augusteo. L’ingresso è gratuito (tranne la prima sera) e sono disponibili cuffie per la traduzione simultanea.
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