Barock al Museo Madre
Se è vero che Napoli è stata la culla del Barocco in quella stagione che va dall’arrivo di Caravaggio a Napoli nel 1606, alla presenza in città di Luigi Vanvitelli e Ferdinando Fuga (1750) fino alla partenza di Carlo di Borbone per la Spagna (1759) è vero anche che temi, estetiche e problematiche che hanno caratterizzato questa importante corrente artistica a partire dal XVII secolo trovano oggi numerose similitudini e parallelismi nelle opere di altrettanti artisti dell’arte contemporanea che hanno fatto della filosofia barocca la chiave espressiva della propria produzione artistica. Stravaganza, eccentricità, sovvertimento delle regole e sensazionalità sono gli elementi qualificativi più ricorrenti quando si intende definire un’opera barocca. Ebbene il Museo Madre di Napoli ha voluto dare il proprio contributo al grande programma espositivo che verrà inaugurato dalla Regione Campania nei prossimi giorni e che riporterà alla luce i fasti del movimento Barocco in Campania con una propria mostra dal titolo Barock. L’intento dei curatori di questa esposizione è quello di individuare tra gli artisti contemporanei gli eredi di questa particolare corrente artistica. Per l’evento sono stati invitati ben 28 artisti di calibro internazionale scelti tra i nomi più quotati dell’arte contemporanea: Adel Abdessemed, Micol Assaël, Matthew Barney, Domenico Bianchi, Bianco – Valente, Antonio Biasiucci, Keren Cytter, Mircea Cantor, Maurizio Cattelan, Jake & Dinos Chapman, Claire Fontaine, Lara Favaretto, Gilbert & George, Douglas Gordon, Mona Hatoum, Damien Hirst, Anish Kapoor, Jeff Koons, Jannis Kounellis, Shirin Neshat, Carsten Nicolai, ORLAN, Philippe Parreno, Giulia Piscitelli, Michal Rovner, Cindy Sherman, Jeff Wall, Sislej Xhafa.