Beans | Óveður – Sigur Rós
Il 21 giugno, solstizio d’estate, è il giorno in cui i Sigur Rós ci hanno portato in viaggio per l’Islanda.
Route One è il nome della strada principale che fa il giro in tondo dell’isola, e per 24 ore un camion con telecamera ha mostrato, in streaming su Youtube, tutte le bellezze senza tempo della terra del fuoco. Il sottofondo musicale è stato generato in tempo reale da un software, che ha utilizzato le parti del brano inedito “Óveður” (apertura del loro ultimo tour, che il 9 Luglio toccherà Monza per l’I-Days Festival).
Per 24 ore una media di 6mila spettatori ha vissuto una giornata on the road, ascoltando musica, scambiandosi commenti, facendo domande ai Sigur Rós (che rispondevano tramite il loro agente), ammirando le montagne, i fiordi, i ghiacciai, stupendosi della quiete, degli uccelli, dell’acqua, e spesso sorprendendosi per una macchina di passaggio di troppo. In assoluto quello che si è percepito di più è stato lo stupore infantile per piccoli momenti di vita quotidiana.
Il termine del viaggio è stato un faro appena fuori Reykjavìk.Il camion ha parcheggiato al termine della strada, lungo un sentiero che porta all’edificio. Per 30 secondi abbiamo visto persone passeggiare tranquillamente in questo posto desolato e magnifico.
Poi, improvvisamente, è partito il video del nuovo brano: disturbante, sporco, bello nella sua imperfezione e scioccante, ma anche liberatorio nella sua follia.
Il contrasto con la pace delle 24 ore che l’hanno preceduto porta inevitabilmente a una riflessione, su quanto noi siamo quei pazzi, sporchi, ubriachi, e su quanto abbiamo bisogno di staccarci dal nostro tipo di realtà, veloce e confusionaria, per lasciarci andare a qualcosa di più reale, lento.
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Noi ascolteremo ogni beat, sentiremo ogni singola nota
e magari ci facciamo scappare un Beans.