Breath Project, la natura riprende il suo corso grazie a Incipit ed Escif
Era forse un anno e mezzo fa che per la prima volta sentivo parlare di Breath Project. Antonio Oriente, mi aveva raccontato di questo colossale progetto che vedeva coinvolto uno degli artisti più coerenti e interessanti del panorama urban internazionale, Escif. In un anno e mezzo il progetto è diventato realtà e al momento su IndieGoGo è possibile dare il proprio contributo a quello che definirei un crowdfunding di successo.
Breath Project ha l’obiettivo di realizzare una grande opera a metà tra land art e riforestamento sul Monte Olivella, a Sapri, in provincia di Salerno. I fautori del progetto sono i ragazzi dell’Associazione Incipit, già protagonisti di diversi interventi di arte pubblica, mostre e progetti con al centro arte e cultura ma soprattutto il coinvolgimento attivo di tutte le fasce della comunità.
Attraverso il progetto sul Monte Olivella verrà realizzata l’enorme sagoma di una batteria, a simboleggiare l’esigenza di una ricarica naturale e contrastare le tendenze che, secondo le ricerche del Global Footprint Network, hanno portato il nostro pianeta ad esaurire le proprie risorse energetiche ufficialmente l’8 agosto del 2016.
Acqua, aria, flora e fauna selvatica e altre risorse naturali sono seriamente a rischio e nonostante l’argomento sia trattato globalmente e sotto gli occhi di tutti, campagne di sensibilizzazione e cambiamenti nelle politiche ecologiche mondiali non sono ancora sufficienti. A Sapri, si è scelto il linguaggio dell’arte per mandare un messaggio forte su questo argomento, agendo su questo monte di circa 1025 metri la cui deforestazione è incominciata nel ‘700 con conseguenze come il dissesto idrogeologico che causa ancora oggi alluvioni nelle aree circostanti.
L’opera sarà formata da 5.000 alberi, su un’area di 1.200 metri quadri, che verranno piantati a formare la batteria ideata da Escif e che permetteranno al Monte di ritrovare parte della sua naturale chioma e soprattutto nuovo respiro. 2.500 lecci, pianta sempreverde e resistente ai cambiamenti climatici che cresce in abbondanza nel Mediterraneo, costituiranno la parte esterna della batteria, e 2.500 aceri opali, pianta caducifoglie dalla chioma densa e globosa, saranno invece la carica interna dell’opera.
Così come tutto il progetto riflette la necessità del giusto tempo per i processi naturali, la scelta degli alberi da piantare non è stata casuale e una previsione di quello che saranno nei prossimi venti anni è già stata pensata. Così, nel settembre 2017 inizieranno i lavori di riforestazione: la prima fase in cui verranno piantati lecci per costruire la batteria “scarica”, nel settembre del 2019 ci sarà la seconda fase in cui verranno piantati gli aceri che costituiranno la “carica” interna dell’opera e, infine, nel 2020, la natura continuerà il suo percorso naturale.
Il progetto non è frutto solo di creatività e buoni propositi ma si avvale della consulenza di esperti e di professionisti che hanno attuato un piano di studi di fattibilità lungo due anni per permettere di rendere concreto un bellissimo progetto.
Per finanziare l’intera operazione Escif e Incipit si sono affidati a noi, chiedendo un contributo sotto forma di semplice donazione, o attraverso l’acquisto di litografie, disegni, sculture e altre opere d’arte realizzate dallo stesso artista o da alcuni amici come Pablo Herrero e Edoardo Tresoldi, mancano pochissimi giorni ma siete ancora in tempo per dare il vostro supporto a questo link: www.indiegogo.com/projects/breath-tempo-di-ricarica-art-environment.
Sempre a sostegno del progetto inoltre c’è anche un’altra iniziativa, ovvero, il concerto di Damien Rice, artista di fama internazionale che si esibirà al Teatro Acacia di Napoli il 19 maggio 2017. I proventi del concerto saranno devoluti a Breath Project.
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