Bronzi di Riace drag queen per un giorno
Che le cose belle e basta non facciano notizia lo sapevamo già da un pezzo. Ci vogliono le cose di cattivo gusto per fare notizia. O se proprio non si vuole rinunciare alla bellezza bisogna quantomeno deturparla, dissacrarla, violentarla per far si che se ne parli. Dopo il caso emblematico della fontana palermitana imbrattata da Uwe Jaentsch, cosa che sta alla denuncia per amore dell’arte quanto la patatina in busta rivisitata sta alla gastronomia, ne arriva un altro molto più glam e ringraziando il cielo molto più reversibile.
Questa volta sono i Bronzi di Riace a farne le spese. Chi si è divertito alla faccia loro travestendoli da drag queen con boa di piume fucsia e veli da sposa è il fotografo francese Gerald Bruneau. La performance nasce come denuncia contro le discriminazioni e i pregiudizi. Ma preferirei pensare che si tratti di una semplice trovata di marketing per puntare l’attenzione sulle due statue del V secolo a.C. troppo spesso lontane dai riflettori forse per motivi geografici, forse per semplice distrazione nonostante la loro bellezza mozzafiato. Quando si parla di bellezza il fine giustifica quasi sempre i mezzi. Quindi vada pure coprire la perfezione anatomica di due capolavori con un tanga leopardato e usare per l’ennesima volta il kitsch per invogliare il pubblico di facebook a scoprire chi sono i due antecedenti bronzei di Brad Pitt.
Resta un pensiero avvilente: se gli artisti nel 2014 ricorrono così spesso al dissacratorio di pessima fattura e concettualmente scontato significa che l’idea di “prodotto a buon mercato” ha invaso il mondo dell’arte a tal punto da rendere lecito e attuabile il travestire i Bronzi di Riace da drag queen.
Come si fa a non capire che è una stronzata indescrivibile oltre che una mancanza di rispetto totalmente inutile nei confronti della cultura? Se il compito dell’arte è quello di offrire suggestioni queste foto suggeriscono che l’idea di provocazione ha davvero fatto il suo tempo ed è giunta l’ora di ricominciare a cercare qualcosa da dire. E dirla bene, se possibile.
Nel frattempo vi consiglio di visitare quanto di bello avete nei dintorni di casa prima che ci arrivi un artista in vacanza. Dopo potrebbe essere troppo tardi.
(foto dal sito Dagospia.com)
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