Carticidio
Carticidio. Un omicidio di carta, o l’omicidio della carta. E’ una duplice chiave di lettura quella che sta dietro al titolo dell’esposizione personale di Ufo5, artista della Biokip Gallery, allo spazio Dispencer, e fa riferimento sia alla tecnica che alla scala cromatica utilizzata dall’artista per il suo “Carticidio” art-show. Installazioni metaforiche (con audio fx di Digital Genetic Pasta), ma lavori di papercut soprattutto, realizzati rigorosamente a mano dall’artista; bisturi su carta e cartoncino, rosso sangue su bianco. Tagli e schizzi.
E’ un Carticidio per l’appunto: tagliare a mano invece che a plotter richiede un lavoro extra, al confine dell’ossessione masochista, ma è un lavoro tanto faticoso quanto fondamentale per la coerenza artistica di Ufo5. E non è un omicidio vero e proprio, anzi. Non c’è vittima e carnefice, se non viceversa contemporaneamente.
Omicidio di carta o della carta che sia, e nonostante tutto, il Carticidio di Ufo5 è un’azione creativa più che distruttiva. Foglio dopo foglio, taglio dopo taglio, la carta rinasce in una forma tutta nuova, si articola su più livelli creando mondi tridimensionali, illusioni ottiche ed immaginari visivi… fragili e profondi al tempo stesso.