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C’era una volta, anzi, ci sarà un giorno la gambiologia

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Il prossimo 19 novembre nella città di Belo Horizonte, in Brasile, si aprirà una mostra dedicata ad una disciplina che a nostro modestissimo parere si colloca a metà strada tra elettronica, cultura del riciclo, bricolage ed arte contemporanea. Questi ingredienti se frullati insieme consapevolmente ed in maniera sufficientemente creativa danno vita alla cosiddetta “Gambiologia”. L’esposizione in questione si intitola infatti “Gambiologigos” ed ospiterà le “opere” di una trentina di esponenti di questa corrente artistica che a quanto pare va per la maggiore nel circuto nerd/intelletualoide e creativo Brasiliano.

courtesy Gambiologia.net

La Gambiologia prende le mosse dal termine brasiliano “Gambiarra” che sta ad indicare la pratica di aggiustare cose rotte ricorrendo a soluzioni piuttosto improvvisate, diciamo anche “creative”, mediante l’uso di oggetti e di strumenti riciclati. Vi ricordate la buonanima di Mc Giver? qualcosa del genere ma decisamente meno iperbolico e fantascientifico.  Ebbene, la Gambiologia, dicevamo, si sta affermando come una sorta di disciplina artistica d’avanguardia che prevede l’assemblaggio di pezzi di oggetti diversi, in maniera del tutto arbitraria e senza alcuna coerenza con la loro originaria funzione. In questo modo gli oggetti usati rivivono per una seconda volta sotto forma di installazioni ed opere di vario genere il cui valore non sta tanto nella loro nuova funzione ma nel concetto estetico-filosofico alla base della loro creazione. Avete capito no? Se date un’occhiata a queste immagini forse la mia discettazione sull’argomento apparirà meno fosca.

courtesy Gambiologia.net

courtesy Gambiologia.net

Chi si trova nei paraggi di Belo Horizonte questo è il sito dell’evento: gambiologigos.com

Chi invece vuol farsi una cultura sull’argomento ecco il sito del collettivo che ha dato vita a questa corrente: gambiologia.net

Dimitri Grassi

scritto da

Questo è il suo articolo n°319

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