Checkpoint Charlie
La mostra intende commemorare il ventesimo anniversario dalla caduta del muro di Berlino attraverso il potere dell’arte intesa come veicolo universale in grado di unire popoli, razze e culture diverse. L’evento deve il suo titolo al celebre varco denominato Checkpoint Charlie, posto di controllo del muro di Berlino, una barriera in cemento alta circa tre metri e mezzo che separava Berlino Ovest da Berlino Est e di conseguenza il settore sovietico da quello americano. “Another Wall Comes down” rappresenta la volontà di abbattere un muro che si pone al di là della sua presenza fisica divenendo non solo confine invalicabile del territorio ma anche costrizione della libertà di pensiero, della filosofia e del sentimento artistico dell’uomo. La caduta del muro di Berlino oltre a simboleggiare il trionfo dei diritti umani e civili in ambito mondiale può essere intesa come una condizione personale. Un muro è in realtà un limite interiore oltre il quale non si riesce ad andare pur con tutti i propri sforzi, oltre che il simbolo dell’impossibilità di relazionarsi con gli altri e di comunicare emozioni e sentimenti. Un muro è anche un ostacolo da superare, una prigione dalla quale fuggire appena possibile e con ogni mezzo.
Collettiva di Antonio Bardino, Inés Fontenla,Claudio Martinez e Davide Orlandi Dormino.