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Collettiva fotografica IO

Si parla di:

IO fotografo dunque sono. L’IO fotografico, come collante tra la realtà interna ed esterna. IO negli altri, IO come ti vedo. Nasce così l’idea di questa collettiva: l’incontro di tre IO, tra di loro e con quanti appaiono nel loro campo visivo. Un progetto: far diventare una persona l’oggetto di una parola. Parole ritratte senza filtri, nate dal primo incontro con l’altro e salutare questo con uno scatto, un ritratto di due IO che si avvicinano, IO fotografo, IO sotto il tuo fuoco, IO che si intrufola in ogni cosa, IO visto dai miei occhi, IO e la mia luce. “Era proprio la mia quell’immagine intravista in un lampo? Sono proprio così, IO, di fuori, quando – vivendo – non mi penso? Dunque per gli altri sono quell’estraneo sorpreso nello specchio: quello, e non già IO quale mi conosco. Un estraneo che possono vedere e conoscere solamente gli altri, e IO no.” (Pirandello)
48 ore, circa 5001 scatti, 13 modelli, 6 set diversi e 15 titoli.

Il gran capo

scritto da

Questo è il suo articolo n°3459

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