Come due gocce d’acqua | Gomez a In Wall We Trust
Nella provincia di Benevento, ad Airola per l’esattezza, da cinque anni si tiene un piccolo festival dedicato all’arte urbana dall’emblematico nome In Wall We Trust.
Nelle varie edizioni, l’evento è stato un contenitore di diversi generi artistici, dalla molto interessante sticker art, alla poster art fino al muralismo. Anche quest’anno, dall’8 al 18 luglio, ad Airola c’era un fermento di artisti, arrivati da ogni dove, cui è stato regalato un pezzo di muro e tanta libertà espressiva.
Infatti, un grande merito che va riconosciuto a Domenico Torino aka Naf-Mk e ai partner dell’evento – Associazione Textures, ORTIKA street, Glue Squad World Wide e South Italy Street ART – è che hanno saputo dare il giusto valore all’arte urbana allontanandola dai circuiti viziati della street art e offrendo uno spazio di condivisone sociale e artistica a chi ha partecipato.
Gli artisti intervenuti sono tantissimi e ve li elenco qui: Red, Pig, Ironmould, Krayon, Davide Brioschi, Zoè, Zolta+Nunzio, Gods In Love, Urka, Noire, Biodpi + Cinaski, Carlitops, Walter Molli e Naf-Mk.
Tra le attività dell’edizione 2015 c’è il Poster Wall e la Sticker Expo con adesivi e poster inviati da artisti da tutto il mondo, i live painting degli ospiti e l’expo dell’IPM Project con la collaborazione del Ministero di Giustizia che prevede l’esposizione delle opere realizzate durante l’anno dai giovani detenuti del carcere minorile di Airola grazie a un corso incentrato sul linguaggio della street art.
Ha partecipato all’evento anche l’artista romano GOMEZ che ha dipinto sulla facciata di una palazzina in Piazza Matteotti un grande murale intitolato Come gocce d’acqua, che raffigura l’immagine di due donne di età diverse e che stando al titolo vuole forse richiamare una madre e una figlia (o due sorelle, o due amiche, o due eroine…) o forse si rifà a una leggenda.
Infatti, l’artista compone spesso immagini ispirate alla pittura barocca, in particolare a Caravaggio, scegliendo temi legati alla mitologia greca e a quella cristiana.
Antonio Sena, un fotografo locale, ci ha inviato il suo reportage fotografico che pubblichiamo con piacere.
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