Outdoor | Cosa c’era fuori dalla porta?
Ci hanno detto che qualcosa è successo tra le strade del quartiere Ostiense e noi siamo andati a vedere di cosa si tratta. Al nostro arrivo, muniti di macchinetta fotografica e taccuino su cui appuntare il caso, abbiamo incontrato delle vecchiette che con in mano delle buste della spesa guardavano stupite un uomo gigante nuotare tra i pesci con in testa una grande cuffia rossa. Fin qui nulla di strano ma il gigante nuota sul muro di un grande edificio, uno dei tanti che si possono trovare lungo via del Porto Fluviale. Mentre lui continua a nuotare noncurante di chi sta affogando intorno e le vecchiette tornano verso casa scuotendo la testa, sempre sulla stessa strada ecco che vedo due poliziotti fermi davanti ad una scultura insolita, non è di marmo, non è di cera ma fatta di lana e stoffa che avvolgono altri palazzi: i due poliziotti dicono che qualcuno sta facendo uno scherzo all’intero quartiere.
Ebbene dopo un bel giretto a cercare altri indizi scopro una mega scultura fatta di lettere e sedie rosse, un graffito supersonico lungo circa cinquanta metri in via del commercio vicino al gazometro e poi altre due tracce di presenze misteriose in via del porto fluviale.
Qualcuno dice che non sono stati dei marziani ma se loro non sono allora chi ha architettato tutto questo casino di colori travestiti da strane creature?
Non so perché ma qualcosa mi dice che OUTDOOR ci ha rubato notti insonne per la seconda volta. E infatti sono proprio loro, gli organizzatori e artisti del Festival Internazionale di Urban Art ad averci fatto lo scherzetto nella notte tra il 14 e il 15 ottobre scorso.
Il Festival organizzato da NUfactory, promosso dall’Assessorato alle Politiche Culturali e dall’Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Roma, ha visto la partecipazione di sei artisti di fama internazionale, i quali si sono cimentati in opere, ma che dico, realizzazioni mastodontiche ma a basso impatto ecologico da gustare lentamente. Stiamo parlando di Agostino Iacurci, Chiara Fazi, il brasiliano Herbert Baglione, l’inglese Kid Acne, Maria Carmela Milano, in collaborazione con Federica Terracina, e l’olandese Zedz, i quali hanno lasciato la loro impronta in questa seconda edizione di Outdoor che tra l’altro è stata accompagnata da live set, proiezioni e dibattiti sull’urban art.
NUfactory, sempre presente quando c’è da promuovere la creatività urbana, ha scelto le strade e gli spazi del quartiere Piramide per questa edizione di Outdoor, un luogo soggetto a riqualificazione così come sta accadendo in altre zone della capitale, dove molto spesso la tradizione lascia il posto a scelte politiche molto azzardate.
Le opere sono state presentate al Teatro India, la ormai ex Fabbrica Miralanza, circa un mese fa e noi di Ziguline non potevamo astenerci da questo spettacolo a cielo aperto. Ed ecco perché tra un articolo ed un altro ci facciamo concedere qualche intervista dagli artisti che hanno partecipato al festival con murales, installazioni, graphic novel e knitting art di cui dovrete andare a caccia, come abbiamo fatto noi.
Sentirete ancora parlare di loro. Stay tuned!
Per sapene di più: www.out-door.it