Cristiano Baricelli, brividi illustrati
Rinfreschiamo il clima di fine agosto con una piccola scarica di brividi illustrati. Unendo con mille punti di penna nera atmosfere gotiche e vagamente horror, animali misteriosi ed umanoidi con dettagli inquietanti il risultato potrebbe darvi con ottime probabilità i disegni di Cristiano Baricelli.
I suoi trattini a biro sono un morbido tappeto su cui potrete distendervi per conversare amichevolmente con i vostri fantasmi e le vostre più sommerse paure. Mescolando macabro, gioco, sperimentazione e una punta di autolesionismo nel 2006 da vita alla serie “Blood” chiedendo a conoscenti di macchiare i suoi disegni con il loro sangue. Cristiano ha all’attivo collaborazioni con riviste d’arte e magazine, pubblicazioni per editori indipendenti e tra le sue passioni ci sono, non a caso, la recitazione e il cinema: spulciando il suo sito potrete scoprire di averlo già visto sul piccolo schermo nei ruoli più insospettabili.
Disegnare con la penna a sfera richiede una minuzia ed una pazienza eroiche. Quali sono i tuoi altri superpoteri da illustratore?
Si sono paziente e rilassato solo quando disegno, per il resto della vita sono un “finto paziente” cercando di rimanere il più calmo possibile per non scapparci di testa (cito il film “un giorno di ordinaria follia” per rendere chiara l’idea).
I tuoi disegni parlano di animali, umanoidi, strane specie incrociate che raccontano un’inquietudine dark e vellutata. Cosa influisce sul tuo stile?
Ho sempre immagazzinato le cose che mi colpivano di più, osservando sia nel cinema che in altre forme d’arte tutto ciò che è visionario e surreale, questo ha fatto si che nel corso degli anni abbia creato un mio mondo, fatto appunto di figure strambe e specie incrociate. I disegni non sono autobiografici ma i titoli alcune volte si, di solito sono dedicati ad amici o a momenti della vita quotidiana.
In “Blood” hai messo su carta il sangue di alcuni volontari indicandone nome, data di nascita e gruppo sanguigno: il sangue quindi entra a far parte dell’illustrazione in senso effettivo.
“Sapere che il disegno macchiato con il proprio sangue, verrà esposto, tocca corde di egocentrismo, vanità e masochismo nel donatore.” Ci racconti come è nata la serie e che reazioni ha mosso nel pubblico?
La serie è nata nel 2006 in modo casuale e nel corso degli anni ho avuto l’idea di chiedere ad ogni amico e conoscente di pungersi un dito e lasciare una propria goccia di sangue su un mio disegno senza usare altri colori. La reazione è stata curiosa e inaspettata, perché ho notato che la maggior parte delle persone si pungevano il dito principalmente per puro narcisismo-egocentrismo e anche per competitività tra i “donatori” visto che le diverse macchie di sangue non erano della stessa grandezza. Erano tante piccole macchie rosse, su una texture a penna bic.
Tra i tuoi interessi c’è la recitazione ed hai partecipato come attore a corti e fiction. Dopo aver indossato i panni di Alex in un videoclip degli Arancia Balcanika quali altri ruoli perversi ti piacerebbe interpretare?
Devo dire che nei ruoli psycho mi trovo a mio agio e mi sento molto naturale, mah non saprei forse nei panni di qualche medico o dentista.
Cristiano ultimamente ho problemi di insonnia. Secondo te le migliori creazioni nascono dalle notti in bianco o da una mente fresca e riposata?
Per me disegnare è come “pisciare”, uno svuotamento necessario. Nel mio caso le creazioni nascono da una mente fresca e riposata e tutto ciò avviene di notte perché ho molto più tempo e concentrazione. Non riesco mai a disegnare quando sono stanco o nervoso, ho sempre bisogno di alcune ore di sonno prima che venga notte per riprendere il ritmo.
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