Dancing King, un ragazzo transgender eletto Re del liceo
“You can dance, you can jive, having the time of your life See that girl, watch that scene, dig in the Dancing Queen”.
Così recitava il celebre brano degli ABBA, che evocavano nel loro “Dancing Queen” i momenti indimenticabili vissuti da quegli adolescenti americani che hanno avuto il privilegio, almeno una volta nella loro vita, di essere eletti Re o Reginette del Ballo. Quando sono stata negli States mio padre mollava me e mia sorella nei Mall californiani, per andare alle sue conferenze alla Ucla, e così noi passavamo delle giornate intere in posti come Macy’s, o altri desolanti luoghi del genere.
La cosa che ricordo meglio, è il colore dei vestiti da “ballo della scuola”: c’erano interi reparti dedicati appositamente a questo genere di vestiti, i quali erano tutti per lo più color malva, ma in realtà seguivano anche tutte le sfumature del lilla, del salmone dell’ocra e del verde menta. Per ogni tonalità pastello, c’erano tutti gli accessori coordinati per la serata, tipo delle piccole borse capienti solo per un tampax, i mitici fiori sintetici da indossare al polso, o il set per rifarsi velocemente il trucco prima della foto per l’annuario. Anche Oak Reed, un ragazzo iscritto alla Mona Shores High School di Muskegon, in Michigan, si è candidato per diventare Re del suo liceo, ottenendo un enorme consenso di votazioni da parte dei suoi compagni, fino alla schiacciante vittoria su i suoi avversari. Purtroppo però Oak Reed non fa in tempo a godersi la vittoria al ballo, viene infatti presto convocato dal consiglio scolastico per una faccenda che lo riguarda. Il consiglio scolastico è diretto: “la tua vittoria non vale una cippa”.
Perchè? Perchè tu sei una ragazza, non un ragazzo. Ebbene si, Oak Reed è stato infatti votato non solo come Re dal suo liceo, ma per la precisione come Re transgender, cosa che poi ai ragazzi di Muskegon aveva sinceramente preoccupato ben poco, ma non il consiglio scolastico. Il regolamento parla chiaro, dice il sovrintendente Terry Babbitt, i voti vengono dati ai ragazzi per la corona da Re e alle ragazze per lo scettro da Reginetta, senza nessuna deroga. E’ stato il gruppo su Facebook aperto da un sostenitore di Oak a far diventare la faccenda una notizia nazionale, e la pagina di supporto ha iniziato a esplodere di migliaia e migliaia di ragazzi e ragazze che esprimevano sostegno e solidarietà alla sua vicenda. Sono state create persino delle tshirt, degli adesivi e degli striscioni con scritto “Oak is My King” come appunto è stato intitolato il gruppo sul social network. Pare addirittura che i fondi ricavati dalla vendita di questi oggetti debba essere destinata al pagamento dell’operazione per il cambiamento totale di sesso per Oak, anche se ci sono state delle smentite riguardo questa cosa. La Tv americana ha persino intervistato direttamente Oak, le cui parole hanno fatto il giro del mondo.