Diversamente artisti
Vi ricordate le amate musicassette, quando la musica si ascoltava nel walkman, e inevitabilmente prima o poi la vostra cassetta preferita veniva “mangiata” dallo stereo e vi toccava, se eravate fortunati e il danno non era irreversibile, riavvolgerla con una bic? bene c’è chi delle ormai superate musicassette ha fatto lo strumento indispensabile per fare arte. E’ Erika Iris Simmons in arte Iri5, che realizza con i nastri straordinari ritratti di icone della musica su cassetta.
Basta guardare una delle sue opere per comprendere con quanta straordinaria precisione siano realizzate. Aggiunge alle già straviste immagini dei miti del passato, il tridimesionale del nastro magnetico incollato su tela. Vengono fuori gli inconfondibili ricci di Jimi Hendrix, i rasta di Bob Marley e la chioma fluida di John Lennon, solo per citarne alcuni. La cosa più bella è che ridà vita a cose inutilizzate, cercando di fare lavori con oggetti che hanno una storia alle spalle, infatti quando realizza opere su commissione s i fa mandare dai clienti le loro cassette più amate, questo per rendere la creazione più significativa. Tra le sue opere anche immagini venute fuori dai filati di una pallina da tennis, come per le cassette rigorosamente incollate sulla tela finale. Ma iri5 non è l’unica artista a fare arte in un modo un po’ particolare e bizzarro, Dario Gambarin, artista veronese di 52 anni da qualche anno ara le sue gigantesche opere su campi agricoli dai 20.000 metri quadri in su.
E’ un esponente di spicco della Land Art italiana, e per realizzare questi giganteschi disegni Gambarin non si fa guidare da niente che non sia la sua creatività, non si serve mai di sistemi di controllo di quello che realizza, ogni disegno è fatto di getto, senza soste, in un’unica lunga performance. Certo è che qualcuno dall’alto potrebbe credere ad un’evoluzione aliena dei cerchi nel grano, ma l’unica cosa fuori dall’ordinario è che esiste qualcuno che per fare arte sostituisce la penna con l’aratro e il trattore. E ancora nella carrellata di artisti particolarmente dotati di fantasia compare Eric Daigh, questo ragazzo americano, utilizzando semplicemente delle puntine da disegno di 5 colori, realizza straordinari ritratti dando l’impressione che si vedano i pixel dell’immagine. L’importante per comprendere l’opera è fare un passo indietro per avere una visione d’insieme corretta, un po’ come le opere dell’antico Pointillisme.
È un lavoro meticoloso e preciso che nonostante venga realizzato come il vecchio mosaico ha l’aspetto delle immagini multimediali. Solo una citazione per l’ ultima dei nostri artisti “particolari ”, Victoria, artista russa, che dipinge immergendo il seno nei colori per poter realizzare i suoi quadri. La sua arte è apprezzata anche dalla critica e afferma: ”Dipingere con le tette è più difficile che dipingere con le mani. Devi essere attento a non pulire e rovinare quello che hai già fatto“! Che dire, chi ha il fuoco vivo dell’arte non può fare a meno che comunicare agli altri con qualunque mezzo a disposizione, noi possiamo solo apprezzare.