Earthquake Island | Naked Water
Il bean di oggi vi porta a spasso tra le vie di Tokyo con Earthquake Island, salernitano di nascita che ha la strana passione per i taglia e cuci: per esempio prende pezzi di documentari da Youtube per creare brani sperimentali che comprendono tutte le sue influenze, dall’ambient all’hip hop.
Mercoledì 19 marzo ne abbiamo parlato all’interno della trasmissione radio “The Needle”, un programma che spazia tra la musica copyleft cucendo legami sonori nell’etere. Giusto per farci un po’ di pubblicità aggratis.
Earthquake Island prende la voce eterea dell’artista nipponica Mocca e la usa per dipingere un dolce acquerello di immagini orientali e tinte sbiadite. Un brano sensuale e lento, che odora di sigarette notturne e di pelli sfiorate, di mani e di vento crepuscolare.
Uscito qualche giorno fa per la romana Bad Panda Records, contiene anche due remix. Il primo è di Yakamoto Kotzuga (italianissimo nonostante il nome), che ci schiaffeggia le orecchie con un intro lunga e bagnata, per poi spezzare il ritmo e aumentare il battito del cuore, trasformando un brano delicato in un pezzo da viaggio in metro di notte a Berlino.
Go Yama tira le fila del discorso, placa le emozioni forti e le appiccica su un fondo più pop, per un finale di sottofondo.
Se ascoltate il podcast della quarta puntata di The Needle troverete, oltre a questo bravo ragazzo, anche Yakamoto Kotzuga e gli altri artisti della Bad Panda Records.
Earthquake Island | soundcloud – facebook – bandcamp
(testi di The Needle Radio)
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e magari ci facciamo scappare un Beans.
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