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Eleonora Magnifico | Ho fatto l’amore con me

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Il 17 maggio è la giornata contro l’omofobia. Per l’occasione, ziguline vi regala un free download in tema: un’ottima cover di Giuni Russo interpretata da un’artista di eccezione, che vi voglio far conoscere.
Lei si chiama Eleonora Magnifico, che io non conoscevo perché non guardo Italia’s Got Talent ma magari a voi dice già qualcosa, e questo è il link per scaricare la sua canzone. Per un giorno mettete da parte i vostri “non sono contro i… ma…” e lasciatevi andare.

Ciao Eleonora e benvenuta su ziguline. Prima domanda: chi è Eleonora Magnifico?

 

Grazie a voi per il ben-venuta intanto…già chi è Eleonora Magnifico? Ogni tanto me lo chiedo pure io.Partiamo dal fatto che Eleonora è un “artista” con dovute virgolette per il rispetto che ho del termine e dei grandi artisti anche perché oggi si da dell’artista alla qualunque basta avere un talento e oggi sono tutti talentuosi peccato però che manchi quell’originalità dell’imperfezione e quel pathos che faceva il vero artista che oggi è davvero raro trovare. Comunque Eleonora Magnifico è anche una cantautrice che cerca di non prendersi mai troppo sul serio… almeno lo spero!

 

Come è nata la passione per il canto?

 

Certe passioni a volte si ha la fortuna come nel mio caso di avercele già nel dna. Cantare è fondamentale per me come forma di comunicazione ma anche di vera liberazione visto che al di la delle apparenze io sono una persona caratterialmente un po complicata e anche abbastanza timida e quindi la musica ed il canto sono ottime terapie per smussare certi lati. Sono nata e cresciuta tra i vinili perché i miei avevano un negozio di dischi e quindi respirare la polvere delle copertine ed ascoltare tante canzonette ha fomentato la mia passione per il canto che per oggi se ci penso è davvero una necessità come il respirare per me.

Da “Sono venuta” a Italia’s Got Talent. Scusami ma io non seguo il programma :). Qual è il tuo percorso e i tuoi obiettivi in musica?

 

Ci credi che neanche io seguo quel programma e ci sono finita dentro mio malgrado perché invitata dalla produzione? Lo dico così spiego una volta per tutte questo primo (ed ultimo forse) episodio televisivo visto che in tanti tra quello che mi seguono mi hanno scritto sul perché di quella partecipazione e sul fatto che non ci sarei dovuta andare. Molto probabilmente avevano ragione perché io stessa ho esitato tanto prima di accettare ma le lusinghe della tv e le aspettative prospettatemi degli autori ad un certo punto hanno preso la meglio perché mi si era in qualche modo offerta la possibilità di fare un certo percorso all’interno del format presentando in breve il mio percorso artistico da ” Sono venuta” in poi ma così non è stato purtroppo e forse meglio così. Il mio percorso artistico coincide anche con un preciso percorso di vita. Prima di “sono venuta” cantavo già in vari gruppi che facevano svariati generi, ma ho sempre personalizzato lo stile affinando il mio modi di essere interprete .”Sono venuta” è una canzone miracolosa ,volutamente e giocosamente trash che ha fatto e continua a mietere vittime anche tra gli insospettabili con la puzza sotto il naso ma uscirne fuori non era facile.Nel senso dimostrare che ho un percorso di musicista e interprete impegnata (passando pure per Battiato e dintorni) e poter tornare a fare le cose che mi sono più congeniali arrivando da quella canzone è più impegnativo perché è facile farsi cucire addosso etichette ovvie e limitative. Devo dire che invece ho deluso forse quelli che mi chiedevano “sono venuta 2 la vendetta” cambiando rotta e portando chi mi segue verso le mie molteplici curiosità musicali che faranno parte del mio album non destabilizzando più di tanto chi mi ha conosciuta per quel pezzo e facendo scoprire una parte di me che ha allargato invece i miei sostenitori.L’obiettivo è quello di continuare su questa strada e realizzare un lavoro più ampio che come vi dicevo sarà il mio cd che ormai da troppo tempo i miei sostenitori mi chiedono ed io glielo devo assolutamente a questo punto quasi come segno di gratitudine!

E l’ambiente in cui preferisci esibirti?

 

Arrivo da un determinato ambiente quello attento ed esigente GLBT che in qualche modo mi ha sostenuta e protetta ma fin dagli esordi il mio pubblico è stato trasversale e come vi ho già detto mi stupisco sempre di scoprire tanti insospettabili che mi conoscono e mi seguono.Per me è ormai naturale passare dalle discoteche più alla page con un pubblico trendy e multicolor al pubblico più tosto e selettivo dei centri sociali ad esempio o di alcuni club che ancora oggi comunque un po’ mi spaventano quando mi invitano perché mi chiedo sempre se piacerò ma la risposta del pubblico è la conferma che certe frontiere si possono abbattere con l’ironia e l’intelligenza.

Come hai conosciuto i Redrum Alone? Come hanno contribuito alla tua nuova canzone?

 

Con i Redrum Alone c’è un rapporto che dura da diverso tempo.Qualche hanno fa stavano lavorando al video di “Revolution Air” e mi hanno chiamata per un cammeo. In quell’occasione ho avuto modo di conoscere Piero ‘Peet’ Pappalettere e soprattutto Tommaso ‘Qzerty’ Danisi che qualche mese dopo ho subito ricontattato perché volevo la sua collaborazione in “Taccagna”.

Qzerty fu subito entusiasta del mio pezzo e in poche ore mi arrivo il suo tocco synth che ha dato al brano quell’inquietudine sonora un po’ weird che cercavo. Poi si è presentata l’occasione di ricantare un pezzo che Malgioglio mi ha proposto nell’attesa di un suo inedito “Ho fatto l’amore con me” canzone composta insieme a Giuni Russo e dalla produttrice Maria Antonietta Sisini per la Lear nel 1980. Ho scelto questa canzone proprio perché c’era Giuni per poterla quindi omaggiare a distanza di dieci anni dalla sua prematura scomparsa ma cadere in una replica era pericolosamente facile e l’idea non mi piaceva ho pensato allora che bisognava stravolgere il pezzo.Ho subito chiamato i Redrum Alone per coinvolgerli in questa rielaborazione che hanno accettato subito prendendo il tutto con giocosa sfida e professionalità ovviamente. Che dire il loro contributo è stato importante e prezioso perché alla fine il progetto è diventato anche loro ed il risultato finale fa apparire il brano come se fosse un vero inedito.Sono stati eccellenti e senza di loro non sarebbe stato possibile ottenere questo sound travolgente ipnotico ed irresistibile che ci ha portato ottime recensioni.

Io vorrei evitare le domande del caso, ma visto che siamo in tema: perché secondo te, ancora nel 2015, esiste l’omofobia?

 

Esisterà l’omofobia fino a che si parlerà ancora di diversità e la cosa verrà vista sempre come innaturalezza e atipicità di rapporto.Fino a quando non ci sarà un’educazione ad una sessualità differente e non strana o come erroneamente si definisce alternativa non si fermerà quell’ignoranza nel pensare che l’omosessualità e la transfobia non sono modi di amare scelti da persone insane e sregolate che hanno voglia di trasgredire per non parlare di quelli che ad oggi pensano che l’omosessualità è una patologia da curare e che i gay andrebbero fermate anche con la violenza fisica come in alcuni casi purtroppo accade per non parlare di quella violenza verbale infamante e non meno pericolosa che fa parte di un modo abituale e radicato del nostro lessico fastidiosamente senza controllo.

Anche l’educazione cattolica italiana fatta di dogmi e false moralità ha fatto si che sia il senso di colpa e l’insicurezza aumentassero nella comunità glbt che per anni ha subito un potere etero-machista che detta regole in ogni campo e linguaggio e che si scandalizza ancora per un bacio gay dato in una soap opera e fa proseliti in una società fintamente moderna dei si fa, ma non si dice! Oggi fortunatamente c’è una consapevolezza maggiore nei gay nelle lesbiche e in chi chi si confronta ogni giorno con la personale questione dell’identità di genere. Consapevolezza che ci fa essere più forti e presenti ribadendo che i diritti che tanto si reclamano sono semplicemente i diritti all’amare come ogni essere umano.

Claudia Losini

scritto da

Questo è il suo articolo n°175

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