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Expo senza veli | Acul, un friulano doc

Expo è finito. Dopo le dediche immortalate sui mattoncini del padiglione Giappone e le bestemmie in ogni lingua del mondo cosa ne resta? Ce lo facciamo dire dai sopravvissuti. Non dai sopravvissuti alle code. Dai sopravvissuti ai visitatori che componevano le code. Ogni settimana vi presenteremo un’intervista. Ovviamente alla voce nome e professione troverete dati finti. Perché teniamo molto all’incolumità delle nostre cavie volontarie.

Expo_senza_veli_ziguline

Nome:

Acul

Classe:

’88

Professione:

Ho lavorato in Expo per la Regione Friuli Venezia Giulia! Se ti serve la versione figa scrivi “ambassador” altrimenti “quellochelavoravaperlaregionefvg”!
Praticamente ogni settimana da Padiglione Italia ci arrivava l’agenda delle delegazioni estere in incoming, da quelle politiche istituzionali a quelle di business. In base agli interessi reciproci si organizzavano degli incontri per mettere in contatto i referenti in incoming con i nostri partner regionali. E poi tante degustazioni ed eventi organizzati con Ersa (l’agenzia regionale per lo sviluppo rurale) e TurismoFVG al padiglione vino per promuovere l’enogastronomia territoriale e l’immagine della regione.

 

Come hai trovato lavoro per Expo?

Ho trovato lavoro tramite l’università …almeno a qualcosa è servita!

 

Quando ti hanno preso cosa hai pensato?

Da friulano sfegatato ho pensato: “che figata! Faró parte di un team volto a promuovere le peculiarità e le eccellenze della mia terra …cosa desiderare di piú!”.

 

È il lavoro che vorresti fare anche dopo questi 6 mesi?

È il lavoro che vorrei fare per tutta la vita!

 

Tu che la vivi da dentro: com’è l’organizzazione?

L’organizzazione? Complicata!

 

Expo in e expo out: il meglio e il peggio di questa fiera.

Expo in: trovarsi a sorseggiare Friulano (vino autoctono del Friuli, l’ex Tocai per intenderci) col viceministro degli affari internazionali del Giappone come se fossimo amici di lunga data.
Expo out: gli sciami di scolaresche impazzite che invadevano il decumano.

 

Che tipo di gente visita Expo?

Ad Expo ci sono passati grandi e piccini, ce n’era davvero per tutti i gusti: dai nonni in carrozzella ai neonati nel passeggino.

 

La persona più assurda che tu abbia incrociato sul tuo percorso?

Il tipo più forte in assoluto è stato il vicedirettore del padiglione della Slovenia: un casinista di primo livello, si chiamava Goradz, già il nome è tutto un programma!

Claudia Losini

scritto da

Questo è il suo articolo n°175

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