FishEye, International experimental film & video festival
Quasi 150 autori, oltre 260 titoli (la maggior parte cortometraggi di cui 26 anteprime italiane e numerose opere internazionali per la prima volta visibili nel nostro paese), incontri, performance musicali, installazioni video, una mostra. Questo ed altro è FishEye, ovvero un festival nel festival totalmente dedicato alla sperimentazione audiovisiva che, da sempre, rappresenta la frontiera più estrema e innovativa nel campo dell’immagine in movimento. FishEye – diretto da Bruno Di Marino – non è un evento collaterale ma, pur nella sua autonomia, fa pienamente parte del Festival Internazionale del Film di Roma. E’ una vera e propria sezione nella sezione (Extra – Altro cinema curata da Mario Sesti).
FishEye si svolge dal 15 al 20 ottobre al Nuovo Cinema Aquila(quartiere Pigneto) ed è realizzato in collaborazione con Rarovideo-Minerva Pictures, nonché con il sostegno e il contributo dell’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma che – attraverso questa iniziativa – intende puntare sui nuovi linguaggi e sulle nuove tecnologie legate al cinema, rivolgendosi soprattutto a un pubblico giovanile.
Ecco alcune sezioni del festival: PanFish presenta una carrellata di opere soprattutto italiane ma provenienti anche da altri paesi (Francia, Polonia, Belgio, Portogallo, Cina, Giappone, Brasile); MonoFish rende omaggio ad alcune personalità della videoarte e del cinema sperimentale di livello internazionale, tra cui l’inglese Terry Flaxton, il polacco Jozef Robakowski, il giapponese Takashi Ishida, gli italiani
Fabio M. Iaquone e Luca Attilii; FishCollection propone tre antologie di video collazionate da altrettanti autori; FishFocus – a cura di Ilari Valbonesi – getta uno sguardo sull’Islanda e i suoi videocreatori, tra immagine e suono, installazione e performance di Icelandic Love Corporation, Sigurdur Gudjónsson, Snorri Asmundsson, The Funerals aka Ragnar Kjartansson (vocals, guitar), Lara Sveinsdottir (vocals), Olafur Jonsson (guitar), Thorgeir Gudmundsson (drums), Thorvaldur Grondal (synth) e Vidar Gislason (bass), e la presenza di due artiste: Ásdís Sif Gunnarsdottir e Sigga Björg Sigurðardóttir.
Una serata sarà dedicata all’artista torinese Ugo Nespolo, protagonista di un documentario presentato in anteprima. Nespolo proietterà una selezione di suoi cortometraggi del passato e del presente e a festeggiarlo ci saranno alcuni suoi amici del mondo dell’arte e dello spettacolo. Nel palinsesto di FishEye l’immagine incontra la musica. Federico Zampaglione commenterà una serie di videoclip – alcuni diretti da lui stesso – e parlerà del suo rapporto con il cinema.
All’argentino Mauricio Kagel – uno dei maggiori compositori del ’900 che è stato anche cineasta sperimentale – è dedicata una monografica e una tavola rotonda. Ma in apertura e chiusura di festival vi saranno altri due momenti musicali: con la videomaker-clarinettista Tuia Cherici che improvviserà sui suoi video di animazione e con la violinista e performer H.E.R. che musicherà dal vivo sulle immagini dell’artista avellinese Antonello Matarazzo.
Tra gli altri ospiti di FishEye vi sono Romano Scavolini, Roberto Nanni, Robert Cahen, Uno dei più grandi artisti video internazionali. Diverse le anteprime, tra cui i nuovi lavori di ZimmerFrei, César Meneghetti, Arcangelo Mazzoleni, Alessandra Pescetta, nonché il lungometraggio d’artista N. Variazioni diretto da Franco Losvizzero con un cast di oltre venti attori italiani come Violante Placido e Roberto Zibetti.
L’immagine in movimento esce però dalla sala cinematografica per approdare in altri spazi sotto forma di installazioni. Pensiamo ai lavori di Matarazzo e Iaquone-Attilii che saranno presenti nel foyer del Nuovo Cinema Aquila, e soprattutto alla mostra Prospettiva mobile, allestita presso la Calcografia Nazionale, con le installazioni video e le opere di cinque animatori italiani: Basmati, Leonardo Carrano, E.G.O., Ursula Ferrara e Virgilio Villoresi.
L’obiettivo di FishEyeè quello di prestare attenzione al panorama internazionale della sperimentazione, del presente e del passato, nel segno di una mescolanza di linguaggi (cinema sperimentale, animazione, videocreazione, videoclip musicale, documentario) e di formati (digitale, 16mm, 35mm, super8).