Fotografia e decontestualizzazione. Vittoria Attianese e l’arte della leggerezza
La fotografia è probabilmente uno dei mezzi espressivi più adatti a trasporre in immagini non solo quanto ci circonda, ma anche quello che vediamo quando guardiamo ciò che abbiamo intorno. Quello che per noi è un semplice palazzo può assumere diversi significati a seconda dello sguardo che gli si volge, diventando ricordo, simbolo, sentimento.
Questo è quanto accade nelle immagini di Vittoria Attianese, insegnante di grafica pubblicitaria e fotografia in un istituto tecnico superiore di Cremona ed elegante esploratrice del mezzo fotografico.
I soggetti da lei immortalati sono soprattutto, ma non solo, monumenti e luoghi di interesse storico e culturale che subiscono un profondo cambiamento nel momento in cui passano dalla realtà all’immagine, acquisendo nuovi significati e comunicando nuove sensazioni.
“Ciò che voglio fare è tabula rasa intorno ai soggetti che scelgo, sgretolando il contesto che li circonda, ricreando una composizione immaginaria: mi piace l’idea che un edificio imponente e pesante si ritrovi in uno spazio svuotato e ripulito, in un ovunque fatto di leggerezza, con l’intento di regalare quasi un sospiro di sollievo”.
Dopo la manipolazione dell’immagine si ottiene qualcosa di completamente inedito e diverso da ciò che era originariamente. Il risultato finale non ha più alcuna corrispondenza storica e subentra la personale visione di Vittoria, che trasforma quanto immortalato in un nuovo soggetto a se stante. L’effetto che ne deriva è quasi di straniamento: riconosciamo i contorni – ci sono familiari – ma l’antico palazzo che eravamo soliti guardare passeggiando nelle vie delle nostre città è stato decontestualizzato, isolato, trasfigurato.
“Questo progetto ha un’origine terapeutica, mi rilassa e allo stesso tempo mi diverte. Mi lascio guidare dal mio personale senso del gusto. Non ho un riferimento specifico o volontario, molte possono essere le mie fonti d’ispirazione. Di sicuro la pesantezza e la leggerezza di Kundera e i “contrari” in generale non mi abbandonano mai. Oggi su Instagram lascio tutto alla libertà e faccio semplicemente quello che mi viene in mente al momento seguendo il mio stile che in questo momento è così definito”.
Le fotografie sono eleganti, nitide, filtrate dalle personali suggestioni di colei che ha posato il suo sguardo indagatore e ha scovato dietro quelle pareti e quei tetti nuove visioni e percezioni.
L’occhio umano ha dei limiti, ma non l’immaginazione, che è libera da costrizioni e tende soltanto all’infinito, così come le fotografie di Vittoria.
Vittoria Attianese | instagram