C’è del bello anche nel tuo intestino
Non so voi, ma sono sempre stato affascinato dalla complicatissima macchina che è il corpo umano. Da piccolo ero un fan di “Samo fatti così” e custodisco ancora gelosamente una vecchia enciclopedia medica garzanti dove oltre ad andare a leggermi la descrizione di ogni genere di patologia passa un sacco di tempo ad ammirare estasiato quelle stupende illustrazioni su organi umani sezionati e minuziosamente riprodotti in ogni loro dettaglio. Devo ammetterlo, dopo i film porno, le illustrazioni anatomiche stanno diventato sempre di più la mia vera passione. Quando vado da un medico per qualche visita non posso fare a meno di rimanere incantato guardando quei poster, spesso in basso rilievo, che ci raccontano il mondo che si nasconde sotto il nostro candido e liscio strato di pelle.
Così come trovo assolutamente uniche e sensazionali le illustrazioni mediche d’epoca assoluti capolavori dal punto di vista estetico che testimoniano una rara capacità tecnica da parte dei loro autori. Michelangelo è forse stato uno dei pionieri di questa corrente artistica, le sue illustrazioni anatomiche sono state le prime più realistiche e dettagliate a rivelare agli occhi del mondo come cavolo era fatto l’essere umano. Ormai questo genere è diventato una vera e propria corrente estetica su cui si confrontano numerosissimi artisti ed illustratori contemporanei, per non parlare dei creativi delle agenzie pubblicitarie che spesso ricorrono a questo genere di rappresentazione per realizzare delle campagne ad alto impatto visivo.
Tralasciando Michelangelo uno dei maestri di questo genere è certamente Jan van Riemsdyk illustratore medico tedesco vissuto agli inizi del 1700 i cui lavori oggi fanno parte di importanti collezioni private. Se volete vedere una carrellata dei suoi lavori seguite questo link. Credo che potrebbero essere un’ottima fonte d’ispirazione per artisti come Sten e Lex che spesso ricorrono all’uso di illustrazioni d’epoca per realizare alcuni dei loro lavori con la tecnica dello stencil. Giungendo ai giorni nostri va segnalato il Californiano Bonnie Hofkin i cui lavori sono stati impiegati per numerose campagne pubblicitarie per marchi come 3M, Palmolive, Business Week Magazine ed il New York Time e via discorrendo.
Finirei con il lavoro molto più ironico ma non per questo meno interessante di Jason Freeny, illustratore e toy designer americano che si è inventato una sorta di collezione dedicata all’anatomia dei toyz.