Fruste, bustini, e catene. A lezione da Nikla Black
Oggi vi presento l’artista, performar, modella, truccatrice, dominatrice e mille altre sfaccettature ancora, Nikla Black. Ho scambiato con lei quattro chiacchiere facendomi spiegare come è diventata e cosa vuol dire essere una star del fetish.
ziguline: Ciao Nikla, se devo essere onesto quando mi hai dato la disponibilità a fare questa intervista, sono andato un po’ in crisi. Avevo in mente 8.000.000 di domande, alla fine ho fatto un’iper scrematura ed eccomi qua. Partirei così se sei d’accordo. Mettiamo che io sia un diciottenne sbarbatello, e che per assurdo sia totalmente a digiuno riguardo al tuo mondo artistico e professionale. Mi spieghi cosa fai nella vita?
Nickla: Modella fetish e comunque oggi i diciottenni ne sanno molto di più dei cinquantenni : )
ziguline: Sul tuo profilo su facebook leggo: “Latex & Rubber international fetish & bondage cover model & Performer, Alternative show girl & animations in clubs & dancer, Burlesque Starlette, Dominatrix”. Se lo dovessi spiegare a tua nonna cosa le diresti?
Nickla: Mia nonna, mia madre e la famiglia sanno esattamente cosa faccio, anche loro come me sono donne dominanti di natura, all’avanguardia, ai loro tempi già potevano considerarsi post moderne e di mentalità aperta, quindi non avrei nulla da spiegare. Comunque se dovessi spiegarlo in parole povere e meno tecniche sarebbe “artista contemporanea di una società alternativa”.
ziguline: Non mi dire che da adolescente sognavi già di fare questo tipo di lavoro? Anche se a pensarci bene il desiderio più ricorrente tra le adolescenti di oggi è proprio quello di diventare star nel mondo dello spettacolo, tu sei andata un po’ più in la delle tendenze comuni. Spiegaci un po’ il tuo avvicinamento a quello che sarebbe stato e che è oggi il tuo mondo professionale.
Nickla: Io sono cresciuta tra i teatri, quindi il mondo dello spettacolo non mi è mai stato così distante, tanto meno era un sogno da raggiungere. Anzi avevo altre aspirazioni, ma la vena artistica non puoi reprimerla e prima o poi in qualche maniera spunta sempre fuori. Io non aspiro allo spettacolo così come viene venduto in tv, lo spettacolo per me è un’altra cosa. Non aspiro ad essere una star dello spettacolo ma una star in ciò che faccio, sono due cose nettamente diverse.
L’avvicinamento a questo mondo è stato graduale, seguendo il mio istinto provocatorio, ribelle ed artistico. Da passione privata a quella lavorativa come modella fashion il caso ha voluto che incontrassi persone con le stesse curiosità che mi hanno permesso intraprendere la strada che mi ha portato dove sono oggi.
ziguline: Quali sono le doti che secondo te ti hanno aiutato ad avere successo nel tuo lavoro?
Nickla: Perseveranza, forza di andare avanti anche se la società e la mentalità italiana non dava prima e tutt’ora non dà spazio a questi generi alternativi, che spesso non vengono riconosciuti come arte.
Ovviamente non deve mancare l’intelligenza, il sapersi vendere, il saper fare e soprattutto mantenere le pubbliche relazioni sempre vive.
Avere spettro un ampio di adattabilità tra i vari generi che posso rappresentare.
ziguline: Esistono dei requisiti per diventare una valida “alternative show girl”?
Nickla: Certamente ci sono. Conoscenza della storia dello spettacolo in generale, cultura ampia su arte in generale, su tendenze, buon gusto, e sapersi guardare dentro animo e strappare le maschere sociali e creare da qualsiasi cosa tu abbia l’ispirazione. Essere creative senza copiare. Essere di bella presenza e avere la dote di sapersi vendere e gestire il proprio personaggio come un vero e proprio prodotto.
ziguline: Il tuo corpo e la tua immagine sono gli ingredienti di base per il tuo lavoro. Il sesso e la sessualità sono i principali campi di applicazione ed esplorazione delle tue performance. Correggimi se sbaglio. Come la mettiamo con il solito pippone femminista contro l’uso e l’abuso dell’immagine femminile associato a mero oggetto del desiderio, maschile o femminile che si voglia. Tu che idea ti sei fatta in proposito?
Nickla: Non direi sesso, forse sensualità o erotismo, anche perché nelle mie shows non ce mai il nudo. Nelle mie interpretazioni cerco di lavorare molto sulla psiche e sui desideri umani e sulle controversie sociali. Traggo ispirazione dalle situazioni di tutti giorni estremizzandole. Lavoro con i desideri, le inibizioni, le paure, non con il sesso anche se tutto ciò spesso si riflette anche nel modo dell’approccio sessuale.
Credo che la provocazione crea una reazione. La provocazione fa ragionare e attacca il nostro animo che in qualche modo deve reagire.
Non credo che i miei shows o ciò che faccio mi faccia diventare un oggetto del desiderio, anche se ciò non mi dispiacerebbe affatto se fossi così, come credo a nessuna donna, visto che di natura siamo tutte vanitose.
ziguline: Sbirciando nel tuo sito alla sezione “booking”, che è quella in cui spieghi i tuoi diversi ingaggi, leggo una lunga lista di attività diverse tra loro. Siccome sono sempre il solito diciottenne sbarbatello, aiutami a tradurre alcune cose che non mi sono chiare. Oltre ad essere una modella ti esibisci in spettacoli sexy latex, rubber play, femdomme, bdsm & fetish shows. Burlesque strips & shows. In cosa consistono?
Nickla: Sexy Latex è uno shows con impronta erotica (attenzione non sessuale o esplicita) in cui si usano vestiti in lattice molto glamour.
Rubber Play è uno show dove si usa un abbigliamento totale in rubber-gomma compresso con varie maschere, cappucci, maschere da sisy, gasmasks e affini pesantemente fetish.
Femdomme- sono dimostrazioni più che show con dominazione sugli uomini usando pratiche del genere.
Bdsm- Shows sono performance in cui si combina il bondage, la dominazione, il sadomasochismo sui uomini o donne indifferente, ovviamente sono pratiche ben distinte e non sempre collegate tra di loro. Soprattutto il bondage è una pratica a sè.
I Burlesque strips sono classici strips anni 40 senza nudo integrale, usando moltissimi strati di abbigliamento in gran parte feticisti come corsetti, guepiere, calze reggicalze ect..
I Burlesque show sono show ironici da cabaret con impronta erotica senza strip o il nudo.
ziguline: Leggo anche che sei una make-up artist e hairstylist. Come mai questo escursus da modella performer a specialista del trucco e delle acconciature?
Nickla: Lavoro come modella da quasi 10 anni, dal fashion classico, al fetish, all’alternativo. Ho avuto modo di lavorare con tantissimi artisti truccatori, e durante tutto questo tempo ho appreso molte dritte e delle tecniche che mi hanno fatto appassionare a questo genere di attività. Avendo poi dipinto in passato, non sono mai stata molto lontana da quest’arte ed è così che ho cominciato a dipingere sui visi invece che sulla tela. Spesso poi capita che sul set manca il truccatore, soprattutto quando ci sono dei budget molto bassi, e quindi ci si deve arrangiare. In questo modo ho fatto molta su di me e su mie colleghe. E come spesso mi capita, ho fatto della passione un mestiere, anche se ancora ho molto da approfondire in quest’ambito.
ziguline: Ma se per qualche strano caso del destino non potessi più fare questo genere di lavoro, di cosa vorresti occupare? Che ne dici di un bel posto come bibliotecaria?
Nickla: Sicuramente non la bibliotecaria, non mi ci vedo a stare ferma al chiuso. Ho bisogno di spazi, d’indipendenza, di lavoro autonomo e creativo o stimolante. Comunque sia non mi preoccupo, anche perché non ho lavorato solo come modella ma ho avuto anche altre esperienze professionali dove ho potuto sfruttare le mie competenze nel marketing.
ziguline: La lista delle tue attività si chiude con la voce “Disponibile anche come Fetish&Bizzare Escort & Prodomme” Spiegaci in cosa consiste questo tipo di servizio?
Nickla: Consiste nell’offrire il proprio tempo e la propria esperienza nell’arte della dominazione agli “slaves” (schiavi) dietro pagamento per il tempo dedicato.
ziguline: Qual’è il profilo dei tuoi clienti?
Nickla: In genere sono persone che nella loro vita lavorativa e sociale sono potenti e dominanti, sono persone con un quoziente intellettivo alto e un’ampia cultura che cercano una forma d’evasione dalla quotidianità e dal decoro sociale che sono inconsciamente obbligati a seguire.
ziguline: Qual’è secondo te la giusta dose di perversione che dovrei possedere per apprezzare i tuoi spettacoli?
Nickla: Non la dose di perversione ma la giusta dose d’intelligenza nel sapere interpretare i messaggi e i doppi sensi che ci sono nei miei show. Ovviamente se mancano questi requisiti ci si può sempre accontentare di apprezzare la bellezza esteriore e la sinuosità nell’interpretazione letterale… un po’ come vedere un bel film ma senza capirne il senso.
ziguline: Mi chiedo se tolti i corpetti, bustini e fruste varie, Nikla Black al supermercato è molto diversa dall’animale da palcoscenico che il pubblico è abituata a conoscere.
Nickla: Nikla Black è una parte del mio alter ego che completa tutto il mio essere. Chi mi conosce personalmente ha la possibilità di incontrarmi in milioni di altre sfumature diverse tra di loro, mille donne, nikla è una di queste e in totale sono io. Insomma uno vede ciò che vuole vedere.
ziguline: Chiudo con questa ultima domanda. Sei fidanzata?
Nickla: No, da molto tempo ormai. Si dice che una donna verso i trent’anni ha le idee molto chiare su chi vorrebbe al suo fianco e da lì nasce il problema che non lo si trova. Io sono in questa situazione, tra poco avrò trent’anni, so cosa voglio, ma non riesco proprio ad incontrarlo. Troppo scottata dai precedenti partners e forse con troppe pretese da un essere umano. Purtroppo la mia ultima esperienza è stata per il mio animo devastante e non sempre il tempo guarisce le ferite.
Mi sono accorta che gli uomini che incontro mi desiderano, mi amano, ma hanno paura di me e mi odiano allo stesso tempo.
ziguline: Grazie per la pazienza.
Per chi volesse saperne di più niklablack.com