Funeral blues
Dal diario londinese di Verolaire – seconda puntata
Mi sa che gli Inglesi sono fissati coi funerali. A scuola è la seconda volta che se ne parla. Abbiamo tra le mani una poesia di WH Auden. L’ho già sentita nel film che ha fatto di Hugh Grant l’attore più sexy-addurmuto* del cinema. E’ molto bella. Fa cosi:
“Fermate tutti gli orologi, isolate il telefono
Impedite al cane di abbaiare con un osso succoso
Fate tacere i pianoforti…
…..
…..Lui è morto
……
Lui era il mio Nord, il mio Sud, il mio Est, il mio Ovest
La mia settimana lavorativa e la mia domenica di riposo
Il mio mezzogiorno, la mia mezzanotte, la mia chiacchierata, la mia canzone
…..
Le stelle non sono volute ora; spegnetele tutte
Imballate la luna e smontate il sole
Svuotate l’oceano e spazzate via il bosco
….. ”
Quali di queste strofe descrivono cose che potrebbero possibilmente accadere? Quali strofe descrivono cose impossibili? Esercizietti facili facili. Ma io non so più cos’è impossibile. Se anche la terra esplode perchè non può farlo la fantasia! Il surrealismo è la mia religione. La London Miles Gallery una piccola chiesa dove masticare la mia fede. E bere un bicchiere di vino. E’ francese! Sarò chiara. Io ne capisco ben poco. Non di vino, di Lowbrow art.
Ma attenzione questi artisti sanno usare bene i pennelli. Nate Frizzel, Nimit Malavia, Tiffany Liu, Joe Ledbetter e il mio preferito Emilio Subira. Qui c’è bisogno di menzionare. Ok. 3 personaggi. La testa è un quadro. Che sarà, 30×30 cm. Il corpo è un bambolotto di plastica, le dimensioni tipo quelle di una Barbie. Il primo, Johnny del Arte. Regge una tavolozza e c’ha il petto impiastricciato di colori. Il secondo, Johnny Decadencia. Cattivo, una sigaretta in bocca e una valigia aperta. Il terzo, Johnny SuperHero. Una H enorme stampata sulla maglietta e una grattata di palle. Sarà forse un gesto scaramantico? Esercizietto facile facile.
*addormentato