Gente che di notte sta su Facebook
Secondo un recente studio effettuato su un campione di sei persone, chi dorme non piglia pesci. Scherzi a parte oggi trattiamo un tema molto caro alla sottoscritta: il sonnambulismo mediatico. Tutte le notti tra Facebook, Messenger e Skype raccolgo la presenza di diversi nottambuli che se stanno sul web mentre lavorano, studiano o semplicemente combattono l’insonnia. Fino a poco tempo fa credevo di essere l’unica a preferire la notte per studiare e lavorare e inoltre, fare un’enorme fatica a prender sonno nelle notti brave (per notti brave, in questo caso, si intende le notti in cui non si esce e si fa appunto i bravi e quindi non si riesce a prender sonno); con l’avvento di Facebook nella mia vita, qualche mese fa, ho scoperto che è un mondo popolato da molti. Ho aspettato l’ora propizia e mi sono insinuata nella veglia dei miei amici con l’utilissimo mezzo del social network facendo nient’altro che le domande più ovvie che si possono fare a quest’ora della notte. Siore e Siori vi presento i nottambuli. Che i mattinieri non me ne vogliano, un giorno mi sveglierò presto e intervisterò anche loro.
05:06, Facebook, Angelo, 22 anni, Napoli, studia tedesco e giapponese all’università l’Orientale e lavora come commesso in un negozio di abbigliamento.
Perché sei ancora sveglio?
Perché è da più di un mese che scambio il giorno per la notte. In pratica lavoro il pomeriggio dalle 16.30 alle 21.30, tutti i giorni. Dopo il lavoro me ne vado in giro per la città a sparare e fare cazzate con gente scoppiata. Al rincasar mi metto a studiar, poi a cazzeggiar. Finché alle 5:00 non crollo. Mi risveglio alle due del pomeriggio su per giù e ricomincio. E chest’è! Però dovrei smettere.
A che ora ti alzerai domani mattina?
Mah, credo che la mattina non la vedrò visto che sono le 4.57. Probabilmente alle due e mezza tre.
Cosa stai facendo in questo momento?
Mi faccio intervistare da una ragazza balenga e inumidisco la sigaretta di saliva per spegnerla nel posacenere di carta che ho fatto dieci minuti fa, perché sono troppo pigro per potermi alzare e andare a “recogliere” (prendere in napoletano, per i non napoletanofoni, N.d.R.) un vero posacenere di là.
Hai il pigiama? E di che pigiama si tratta? Flanella, pile o seta?
No, sono vestito. Il mio pigiama è un piumone e sotto avrò solo le mutande.
4:20, Facebook, Ignace, 38 anni, Paris, Dj e produttore per i Balkanbeats.
Che combini a quest’ora della notte?
Sto preparando il nuovo album di Rona Hartner.
Come mai sei ancora sveglio?
Perché mi va di lavorare la notte. Sono più calmo. Il vino fa più effetto.
Che stai bevendo?
Vino rosso, Bordeaux.
A che ora ti alzerai domani mattina?
Alle 9 e 30.
Wow! E che faccia avrai?
Hum, hum. Questo lo vedrò domani.
Descrivimi il tuo pigiama.
Niente pigiama, nudo, old school.
4.50, Facebook, Giacomo, 24 anni, Napoli, studio ingegneria, faccio il dj e mi occupo di progettazione di siti web.
Perché non te ne vai a letto?
Sto progettando un sito. Un albergo vuole un sito e io lo faccio. Foto, camere, bagni, soprattutto bagni, piscina. Insomma, un sito che non ha altro che foto.
A che ora ti svegli di solito?
Se non ho nulla da fare anche alle 17 come oggi, altrimenti dormo pochissime ore e mi sveglio alle 8/9. Ma di solito non fisso appuntamenti prima delle 13.
Stai mangiando qualcosa?
Prima di tornare a casa ho preso un cornetto anzi due, uno l’ho mangiato e uno per domani “mattina” quando mi sveglio, anche se alle 17 non è mattina.
Stai disturbando qualcuno o sei tutto solo?
Sono solo, ma se non lo fossi, non disturberei nessuno. Preferisco farmi disturbare.
Ok, passiamo all’abbigliamento. Calzamaglia di lana o pigiama a quadri?
Pigiama a righe. La maglia è blu scuro a righe bianche, il pantalone è blu tinta unita. Ma di solito quando non lo trovo va bene anche la tuta e se non trovo la tuta resto vestito.
Flanella di la verità?
Mah, come faccio a saperlo?
Leggi l’etichetta.
Mi spoglio.. .aspetta…non c’è scritto, ma te lo descrivo. Sembra lana, ma non è caldissimo. Ignoro la flanella. Quando sento flanella, penso piumone o roba di coperte pesanti, non so altro.
H 5:20, Skype, Flora, 23 anni, Pomigliano D’Arco (NA), lavora in un pub e studia Lettere Moderne.
Ancora sveglia?
Già.
Perché invece di dormire cazzeggi su Skype?
Stasera ho lavorato e quando torno a casa da lavoro, ho le smanie e non ho voglia di andare a letto.
Com’è stata la serata lavorativa e a che ora sei tornata a casa?
È andata bene. Chissà come abbiamo finito anche prima del solito, però il capo ci ha tenuti penso buoni tre quarti d’ora a dispensare cazziate. Eravamo fuori verso le 4. Ma alle 3, 3 e 10 abbiamo finito tutto.
Sei spesso sveglia a quest’ora?
No, fino alle 5.30 è raro, su Msn non c’è più nessuno. Fino alle 3 circa spesso sì. Col freddo il trauma è mettersi il pigiama.
Quindi cosa indossi in questo momento? Un bel un bel pigiamone di pile di colori acidi come la tradizione antistupro vuole?
Fino a poco fa ‘e pann ra fatic (abiti da lavoro)…ora ho messo la maglia del pigiama. I pantaloni in questo momento sono uno schifo perché ho fatto un lavoretto molto sporco nel retro della cucina. Si è rotta una tubatura e si è riversato sul pavimento un concentrato di avanzi organici di provenienza umana, che abbiamo dovuto condurre verso la fogna con la scopa. Bleah! Però per inerzia la prima cosa da fare appena tornati a casa è controllare le notifiche di Facebook… poi dopo mi spoglio e…tipo do fuoco ai vestiti.
Aspetterai l’alba?
Sento gli uccellini, forse è già l’alba. Secondo me è l’alba, poi non so.
Ci affacciamo?
Ma stai male?
Dai affacciati e dimmi la situazione.
Cioè mi devi far alzare la tapparella, un casino di pazzi…sbircio dagli occhielli.
E dai.
Ok, lo farò…dunque, è ancora buio e… wow un U.F.O.!!! Maria se non fosse stato per te non avrei mai vissuto questa esperienza! Te ne sarò riconoscente a vita! E poi ci sono gli uccellini. Posso riabbassare la tapparella?
Certo. A che ora ti sveglierai domani/oggi?
Metterò la sveglia alle 10.00, ma mi sveglierò verosimilmente verso le 13.
Ok Flo, buonanotte.
Buonanotte…vai a letto?
H 4:10, videochiamata su Skype, Federico, 23 anni, Valmontone (Roma), studia giapponese alla Sapienza di Roma e lavora per un’agenzia investigava.
Ho un brufolo in fronte
Ci piace. Che fai ancora sveglio?
Me lo chiedo anch’io. Devo finire il primo capitolo di Zelda (per i vecchi, il videogiochi The Legend of Zelda, N.d.R.), anche se non ci sto giocando ora.
Lo farai a breve?
Yes.
Vedo che non hai il pigiama. A quanto pare non hai nessuna intenzione di disporti per il sonno.
Dormo in mutande e fuori dal letto ho freddo.
A che ora hai settato la sveglia per domani?
Non ho la sveglia, mi sveglio alle 7 e 35 tutti i giorni da solo.
Sei spesso sveglio a quest’ora?
Sì.
Per fare? Lavoro, studio, cazzeggio…?
Finire Zelda o New Super Mario.
Stai disturbando qualcuno o sei tutto solo?
In stanza sono solo.
A quest’ora della notte mi viene da dirti: “Fatti una domanda e datti una risposta”.
“Riuscirò domani a fare tutto ciò che devo fare?” “Sì…perché non ho da fare un cazzo.”
Ti laverai i denti prima di andare a nanna?
Devo pensarci.
Voglio le prove, fatti una foto mentre lo fai.
Davvero la devo fare?
Certo.
Mi sono anche sbavato di dentifricio i pantaloni per fare la foto.
H 3:20, Facebook, Milena, ahimè 26 anni, Feudo di Mediolanum alias Milano, assistente di studio presso Mediaset, filmmaker presunta e cazzeggiatrice per sport.
Hai studiato cazzeggio all’università o la tua scuola è stata la strada?
La vera scuola di vita del cazzeggio notturno è stato il liceo classico perché mi annoiavo ma ogni tanto mi dava buoni input. Poi l’insonnia pre esami universitari ha reso la cosa uno stile di vita prima e un vizio poi. Sto cercando di smettere con scarsi risultati. Nel frattempo, mi sono munita di un buon contorno occhi.
Quindi hai scelto la vita notturna a una bella faccia presentabile la mattina al lavoro?
No. Quando posso, dormo. Abbuffandomi di melatonina. La faccia presentabile e la lucidità nel mio lavoro sono tutto.
E in questo momento esattamente cosa stai facendo?
Cercavo una locandina per la mia stanzetta. Però le locandine di Violence at Noon e di Lulù, il vaso di Pandora, non mi soddisfano. Che amarezza. Ah, e ascolto Bruno Martino in cuffia. Ovviamente per colpa tua.
Lo so, mi maledicono in molti. Comunque non scenderai mica in strada a staccarle direttamente dai muri?
No. Sono film passati da un pezzo. Sui muri del mio vialetto ci sono solo manifesti elettorali. Però quelli sono staccati. E la Moratti ha inaugurato un nuovo capitolo del ready made.
Ma parliamo del tuo pigiama, dimmi che almeno tu non ti concedi i classici costumi del Gabibbo per dormire (e non dire che sono comodi).
Son così pigra che ho i pantaloni, ma su ho ancora la maglia con cui ero in strada fino a un paio d’ore fa. Ed è discretamente figa. Il vestito del Gabibbo l’ho visto e credimi, deve essere una cosa scomodissima. Difatti ci sono due uomini che impersonano il Gabibbo. Spero che vada dallo psicologo. Deve essere brutto averci due omini dentro. A meno che non sia la trama di un porno.
A proposito di porno, confessa è quello che stavi guardando quando ti ho cominciato a infastidire.
Magari. No, purtroppo facevo davvero quello che ti ho detto. È che, passati i primissimi anni di attività dove cerchi di capire i trucchetti, capisci che sono cose un po’ finte e inverosimili. Quasi ridicole. E se mi avesse eccitato lontanamente la ridicolezza mi sarei fermata svariati bipedi fa (chiamo bipedi i miei ex fidanzati).
Che donna saggia. Bene cara Milena lasciami con una citazione notturna.
16 anni: il mio uomo ideale è una specie di Franco Battiato de noartri.
26 anni: il mio uomo ideale è Woody Harrelson in Natural Born Killers.
Deve essere un fatto di selezione naturale assai fallimentare.
La cara vecchia biologia.
Eh.