Gente che si guarda dentro, secondo Pavlove
Lui, il fotografo, si chiama o meglio si fa chiamare Pavlove (Der Visionaer) e quelle che vedete qui di seguito sono le foto del suo ultimo progetto intitolato “Inneres Auges”. La storia è questa: Pavlove ha girato gli studi, gli atelier e gli appartamenti di giovani creativi con base a Milano che ha poi ritratto nel loro habitat quotidiano a cui ha chiesto di “guardarsi dentro” mentre lui li fotografa. Questo è quello che ne è venuto fuori.
Arianna Malacrida che ha curato il testo introduttivo del progetto ha scritto:
In una città dove le tante stimolazioni visive ci spingono a guardarci sempre intorno, gli scatti di Pavlove ci invitano a guardarci dentro e scoprire l’identità del lavoro creativo che richiede introspezione e concentrazione. Proviamo a chiudere gli occhi e pensiamo alla possibilità di esprimere la nostra immaginazione, rompendo quello stereotipo che vuole le nuove generazioni incapaci di costruire il proprio futuro. I ritratti di Pavlove ne sono la prova.
Per chi volesse saperne di più: pavlove.net