Giada WoodenBoxes
Sono sincero, quando riceviamo le email di artisti che ci sottopongono i loro lavori in modo che noi ne possiamo parlare su ziguline o chiedano di entrare a far parte di ziguline art gallery provo un brivido di orgoglio, perché penso che probabilmente ci siamo saputi guadagnare la loro stima ed attenzione. Se poi scopriamo che l’artista in questione è uno di quelli davvero talentuosi, sento che il mio corpo inizia improvvisamente a lievitare sulla sedia solamente scorrendo le immagini dei suoi lavori. L’ultima volta che ho provato questa sensazione a dir poco trascendentale è stata quando ho visto i lavori che Giada Woodenboxes ci ha inviato in visione qualche settimana fa. Devo dire che per mancanza di tempo spesso ci mettiamo un po’ prima di andare a “studiare il caso”. Questa volta però le immagini che aveva allegato alla mail parlavano da sole e non ho perso tempo prima di andare a rovistare nella sua pagina su myspace. Ecco come si è presentata:
”Sono Giada Woodenboxes e dipingo su legno. Perché? Perché è come farlo in due. Ha le sue vene, la sua età, i suoi punti deboli e un’infinità di nodi irremovibili. E il risultato dipende da un’intesa che si crea in punta dei piedi. E poi perché credo che circondarsi di legno faccia bene. Se quel legno racconta di noi e nello stesso tempo serve, si rende utile come i miei tavoli o le mie porte. O si ricorda e ci racconta di noi come gli avanzi di quei mobili distrutti che una volta dipinti si incorniciano da soli, pronti per appendere un’altra storia al chiodo. E poi perché so che non molla, durerà più di me.”
Lo stile di Giada mi è piaciuto tantissimo, sia per la tipologia dei temi trattati che per la notevole capacità tecnica. I suoi lavori sembrano delle riletture in chiave pop-contemporanea di antiche xilografie, tipiche dell’arte grafica Giapponese del ‘700, dove si fa un uso sapiente della simbologia dei temi letterari della tradizione Cinese e Giapponese.
Se poi consideriamo che il supporto preferito da Giada non è la tela o la carta bensì il legno, beh è il caso di togliersi il cappello e farle un bell’applauso. Devo dire che non sono mai stato un fan dall’arte del decoro, ovviamente prima di vedere questi lavori.
Per chi volesse saperne di più: www.myspace.com/woodenboxes