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God has left the building

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Si chiama “adhesive tape art”, arte del nastro adesivo ed è una nuova tendenza artistica che vede i suoi esponenti usare esclusivamente nastro adesivo per creare opere d’arte. Una tendenza, più che una corrente artistica, dal momento che i “tape artists” sono così pochi che possono essere contati sulle dita di una mano e per di più sono dispersi per il mondo: ci sono l’ucraino Mark Khaisman che crea col nastro da pacchi ritratti e paesaggi dal vago sapore fotografico, l’americano E.S. Klein, vicino alla pop art e all’astrattismo, che disegna con nastro colorato e lucidissimo; c’è poi il progetto No Curves, un gruppo di artisti che lavora tra Genova, Milano e Barcellona il cui manifesto contro le linee curve è un inno all’uso spigoloso e geometrico del nastro adesivo col quale creano murales, cartelloni pubblicitari, installazioni.
Infine c’è Buff Diss, australiano di Melbourne, giovanissimo artista che usa il nastro adesivo per creare enormi immagini sulle strade, sui marciapiedi, sui muri dei palazzi, sulle automobili e su qualsiasi superficie disponibile.

Il gran capo

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Questo è il suo articolo n°3459

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