Hope and Resurrection, a street art reportage
Che cos’è la forza di un’immagine? Come influenza/muove/trasforma un luogo o un essere umano? E cosa succede quando persone provenienti da diversi contesti si riuniscono per divulgare un’immagine nel mondo? Il progetto fotografico Hope and Resurrection è nato dalla collaborazione della fotografa e studiosa di storia dell’arte Jessica Stewart, americana, gli street artist Mr. Klevra e Omino71, italiani. Una singola immagine della Madonna col Bambino, qualcosa di così ampiamente iconificato ma spesso dato per scontato, ai nostri tempi prende il significato di “Only After Disaster Can We Resurrect”. Roma è stata tappezzata di adesivi e poster, su centraline elettriche e muri pericolanti, o su corde per stendere il bucato: questa iperriconoscibile immagine è stata divulgata per tutta la città. Come reagirà la gente? Interromperanno per un attimo la loro routine giornaliera per fermarsi, prendersi del tempo e osservare la forza di quest’immagine? Ne sapranno riconoscere il valore artistico o liquideranno il tutto come vandalismo? In che modo ogni artista saprà veicolare il proprio stile in questo sforzo collaborativo? Alternando le loro opere personali con quelle a quattro mani, Omino71 e Mr. Klevra lasceranno il giudizio al pubblico. Le immagini in mostra sono state scattate lungo un percorso durato svariati mesi: prima cercando di catturare i piccoli adesivi che sono spuntati per tutta Roma – con l’immagine iconica di un bambino che ha come punto focale il suo protendersi per toccare le illustrazioni – passando poi ad un’installazione di posters sulle corde per bucato del quartiere romano della Garbatella. Jessica ha scattato la maggior parte delle fotografie in un solo, densissimo giorno di attività in giro per la città, la sera successiva ad una sessione di “attacchinaggio” da parte di Mr. Klevra and Omino71. Ha voluto raccontare la storia non solo di ogni specifica location, con le sue caratteristiche e contesti peculiari, ma anche catturarne i dettagli che obbligano lo spettatore ad “osservare” le opere in maniera corretta, preciso richiamo ai dettagli che si possono trovare nei testi di storia dell’arte. L’idea è di riproporre il simbolismo introdotto nella realtà dagli artisti, non semplicemente fornire una mera descrizione, ma anche di trasformarlo in un forte messaggio di speranza reso tramite gli occhi della fotografa.