I am Four Tet
Volete sapere qual è il vero tormentone dell’estate 2013? Eravate seriamente convinti che “Che vita di merda” di Levante fosse il candidato ritornello da spiaggia di questa “calda” estate? Eravate convinti che noi di Ziguline fossimo indifferenti alla vera domanda sulla vita, l’universo e tutto quanto? Vi sbagliate di grosso. Da due giorni l’etere impazza sulla questione “I AM BURIAL”. Che? Vi domanderete voi. Allora un piccolo sunto delle puntate precedenti, per chi ancora non seguisse il gossip spicciolo alla Facebook.
Un annetto fa si inizia a vociferare che Burial, anonimo produttore che dal 2004 spara spezzoni senza mai però farsi vedere e degnarsi di fare un live, sia l’identità nascosta di Kode9. Il tutto basandosi semplicemente sulla Hyperdub, etichetta fondata da quest’ultimo per cui produce pure Burial. Troppo semplice. Il nostro guascone canadese Caribou qualche mese fa sputa la sentenza via twitter: “How has it taken me this long to figure out four tet is burial?” e qui scoppia il caso. Che dura più o meno l’ondata di hype di un moccio dal naso di un bambino postato su Instagram e pubblicato su Facebook. Anche se qualcuno inizia a carpire che magari sì, sicuramente ci sono molti più punti in comune tra Four Tet e Burial rispetto a Kode9, quindi potrebbe essere vero (dai ragazzi, seriamente, Kode9 e Burial. Non scherziamo). E qui interviene il turco, che due giorni fa pubblica uno status: I AM BURIAL.
Fin qui uno potrebbe dire: ah beh, l’ha ammesso. Non fosse che il giochino del così è se vi pare esplode. Four tet si rimangia le parole, Caribou ci prende per il culo scrivendo: “How has it taken me this long to figure out four tet is not burial?” Kieran il turco inizia a piagnucolare di non riuscire a gestire il suo account Twitter perché tutti lo tempestano (della serie: te la sei cercata però Kieran, mò non ti lamentare). E tutto rimane un grande punto interrogativo. Quello che mi dico è: nonostante questo pesce d’aprile in ritardo, a qualcuno interessa seriamente chi si nasconda dietro Burial? Stiamo davvero perdendo il nostro tempo a domandarci il nome e cognome e la faccia di una persona che si è mostrata soltanto per la sua produzione? A noi ci frega qualcosa di chi sia in realtà Banksy? Cambierebbe la nostra opinione sui suoi stencil?
La risposta è no. Ma nell’era dell’hype improvvisato, del boom di notizie a caso e dello spam, nessuno si esime dal commentare questo grande evento.
Però è talmente divertente l’ondata di “sono io Burial” che è dilagata sui vari social, al punto che devo segnalarvi le migliori:
“Luke, I am Burial”.
“My name is Giovanni Giorgio, but everybody calls me Burial”
“Parola di Burial”
“Burial è Neffa”
ma soprattutto:
“ma che minchia è sto Burial?”
(roba da creare un Tumblr dedicato: who the fuck is Burial?, sulla scia di who the fuck is bonny bear?) e nascono Tumblr dedicati isfourtetburial.tumblr.com per tenervi aggiornati sul Beautiful della stagione, un genio è da mesi che gestisce questo burialisfourtet.tumblr.com.
Ai posteri l’ardua sentenza.