Il corpo in mostra al Napoli Tattoo Expo
Al Napoli Tattoo Expo ci siamo ormai affezionati e quest’anno ci piaceva ancora di più per la sua nuova aria rockabilly. Dunque nell’afa del luglio napoletano la vostra inviata poco speciale ha raccolto le energie e ha passato un’intera giornata a fare affari con tatuatori, performer e tatuati. Per il mese di settembre abbiamo scelto il tema del CORPO e come potevamo non parlare del tatuaggio, questo linguaggio che si muove tra arte e tecnica? Tra performance di suspension, musica tecno o rackabilly, pettinature anni ’50 e arte varia ed eventuale lascio la parola a loro, gli addetti ai lavori e le vittime/clienti dei loro aguzzi aghi.
Tatuato: Gino, 31 anni, Napoli
Cosa ti stai tatuando?
E’ un misto tra un polinesiano e un samoano.
Cos’è per te il tatuaggio? Quanti tatuaggi hai?
È esprimere le proprie emozioni, i propri istinti.Questo è il terzo.
Tatuatore: Bruno Aiello, Napoli, fa il tatuatore da 13 anni (http://www.myspace.com/batnaples)
Qual è il significato di questo tatuaggio?
Ha vari significati, in particolare quello di forza e protezione.
Che stile è?
Si avvicina di più allo stile marchesiano, cioè delle isole marchesi.
Hai usato una tecnica particolare?
È un tipo di disegno più geometrico rispetto al polinesiano, è arte antica.
Tatuato: Marcello, 22 anni, lavora
Cosa ti stai facendo tatuare?
Una sveglia senza tempo!
Wow! E cosa significa per te?
Significa che per me il tempo non passa mai, cioè vorrei che non passasse mai. Sono un eterno Peter Pan.
E il primo che fai?
No, ho il corpo pieno, ormai non si possono più contare.
Tatuatore: Marco D’ Anna di American Tattoo, Napoli (cercateli su facebook come “Americantattoonapoli”)
Parlami del tatuaggio che stai facendo a Marcello. Ti piace?
È carino. È una sveglia old school, il disegno me lo ha portato lui.
Si sta comportando bene?
Sì, sì è bravissimo!
E questo computer?
C’è il disegno sopra e lo sto ricopiando, ci sono tutte le sfumature.
La carta non era più semplice?
Tatuato: Alfonso, 21 anni, tatuatore, Napoli
Quindi hai passato il testimone a lui?
Eh sì.
Che ti stai tatuando?
Il Golfo di Napoli.
Nooo! (il tatuatore gli suggerisce di pronunciarlo bene)
O’ Gulf ‘e Napule!
Non ti chiedo che stile è perché probabilmente lo hai inventato tu.
No, io ho dato l’idea e loro lo hanno realizzato.
Quanto durerà?
Spero il meno possibile.
Perché, ti stai facendo male?
Non è che mi faccio male e solo che è così intenso che…
[Tatuatore] Ma come? Mi stai sputtanando!
Quanti tatuaggi hai?
Con questo undici.
Ammazza! Ovviamente mi devi spiegare il significato di questo tatuaggio e cos’è il tatuaggio per te.
Innanzitutto lo stipendio e poi rappresenta tutto. Questo in particolare rappresenta Napoli, la porto sempre con me, sempre sul cuore.
Che ragazzo profondo!
Eh sì, prima Napoli e poi la mia ragazza.
[Il tatuatore si lamenta] Ma non eravamo rimasti d’accordo che stavi fermo mentre ti tatuavo!?
Tatuatori: Max e Paolo, Galliate (NO) (http://www.infernoink.it/)
Parlami di questo tatuaggio.
È la riproduzione del golfo di Napoli, a Napoli.
[L’altro tatuatore, sì a quanto pare sono due e sono pure fratelli] Ma non era Napoli-Como?
[Risate]
Biondo mi stai disturbando!
Dai chiedimi pure.
Ma essendo fratelli vi tatuate e vicenda?
No, di regola no, altrimenti saremmo completamente pieni.
Qual è il tipo di tatuaggio che ti piace di più?
Guarda io sono un surrealista, mi piace tatuare ritratti, dipingo a modo mio, ma comunque in modo realistico. Mi sento un po’ una macchina fotografica.
Quanti tatuaggi hai?
[Max] Circa trenta, dipende da come interpreti i pesci che ho sulla schiena.
[Paolo] Io sto cercando di smettere. No io ne ho solo uno. In realtà tatuo solo perché così conosco belle donne.
Ah, io vado in giro a fare interviste perché conosco begli uomini.
Tatuato: Nicola, 19 anni, barbiere, Napoli
Cosa ti stai tatuando?
Un drago in stile giapponese, il suo significato è legato al suo essere un animale mitologico e mi ha affascinato sin da bambino. E’ un simbolo di forza.
Stai soffrendo?E per quanto ancora soffrirai?
Eh, abbastanza. Durerà circa tre ore.
Tatuatore: Enzo Brandi, Napoli, 34 anni, tatua dal ’96 (http://www.brandienzo.com/)
Ho iniziato per gioco ma non pensavo diventasse un lavoro.
Che tatuaggio stai facendo?
E’ un drago giapponese, è una stampa originale degli anni ‘70 giapponese rivisitata da me, perché non copio mai lo stesso disegno. Portiamo la cultura avanti. In questo mestiere non si arriva mai, perché l’arte è a 360°.
Sei un artista?
Sì, sono un artista. (sorride)
Quanti tatuaggi hai?
Non li conto più da anni.
Ti piacciono le donne tatuate?
Sì certo, mia moglie è tatuata.
Tatuata: Roberta, 25 anni, studentessa
Che ti stai facendo tatuare e che significato ha?
Dei gigli e dell’acqua. Non gli do nessun significato in particolare, forse glielo do dopo.
E a livello puramente estetico cosa ne puoi dire?
Il posto dove lo sto facendo è abbastanza sexy ed è come se mi depurasse il corpo.
Ti piacciono i ragazzi tatuati?
Non tantissimo, ma sì. (ride)
Tatuatore: Gianluca Altavela, tatua da otto anni, Potenza (http://www.generazionetattoo.it/)
Cosa stai tatuando?
Sto tatuando dei gigli con dell’acqua in stile fantasy.
Cosa pensi delle donne con tatuaggi?
Mi piacciono. Sicuramente sono più interessanti e comunque chi vive il mondo del tatuaggio è sempre più attratto come forma d’espressione da persone tatuate.
Ti senti un artista?
Troppo grande come parola.
Dimmi qualcosa sulla tua professione.
E’ tutto. Si può esprimere passione, è un linguaggio, una forma d’espressione è un modo di porsi all’impatto. Sei tatuata?
No.
E allora fatti un tatuaggio!
Tatuato: Delfino, 35 anni, impiegato, San Sossio Baronia (AV)
Cosa ti fai tatuare?
Un delfino, simbolo di sincerità e purezza proprio come sono io, sincero e puro. Da sposare!
Cosa rappresentano per te i tatuaggi?
Un modo di essere. Un pensiero della vita.
Sulle donne ti piacciono i tatuaggi?
Dipende. E tu quando farai un tatuaggio?
Mmm… stavo pensando a un piercing.
No dai! Fa un tatuaggio!
E quale?
Come ti chiami?
Maria.
Fai un delfino! (ride)
Tatuatrice: Mirella, tatua da diciassette anni, San Giorgio del Sannio (www.myspace.com/danimira)
Come mai le tatuatrici donne sono meno?
Perché è una vita che richiede molti sacrifici.
Qual è il tatuaggio che ti piace di più e quanti ne hai?
Il realistico e ne ho quattro.
Beh, pochi.
Eh, come si dice, chi li fa non ha il tempo di farseli fare.
Cosa rappresenta il tatuaggio?
E’ un’espressione di quello che si vuole essere e di quello che si è. E’ anche uno stile di vita, per me lo è.
Tatuato: Ian, 26 anni, California
Che tipo di tatuaggio ti stai facendo?
Il volto di Cristo.
Perché?
E’ qualcosa che mi appartiene.
Tatuatore: Daniele Di Mauro, tatua da quattro anni come lavoro e da sette come passione. (http://www.myspace.com/inkundermyskin; http://www.micromutazioni.com/)
Come fate per capirvi?
E’ difficilissimo, spero di aver indovinato. In realtà lui voleva una rosa, però…
Va a finire che in realtà era ateo! Comunque parlami di questo tatuaggio.
E’ un tatuaggio a sfondo religioso. Aveva già una croce che andava aggiustata perché era sbiadita, quindi abbiamo cercato dei soggetti che legassero bene. È un classico ed è il mio primo Gesù. Non è il mio genere preferito però spesso mi capita di fare tatuaggi a sfondo religioso.
Cosa sono i tatuaggi per te e quanti ne hai?
Sono tutto! Ne ho pochi ancora, diciamo che sono in fase di costruzione. E tu quanti ne hai?
Nessuno…
Ah male! Fai ste domande e poi tu non ne hai!?
Tatuato: Roberto, 26 anni, imprenditore, Napoli
Cosa ti stai tatuando e come mai?
Il volto di mia figlia di tre anni, perché ne ho già tanti e ho pensato che sarebbe stato meglio fare questo che qualcosa che non ha un significato.
Quanti tatuaggi hai?
Sedici e penso che ogni tatuaggio deve sempre avere un significato.
Tatuatore: Alex de Pase, tatuatore da ventun anni, Grado (GZ) (http://www.alexdepasetattoo.com/HOME.html)
Come hai imparato?
Da solo, è una passione che ho coltivato con il tempo.
Cos’è il tatuaggio?
Oggi è finalmente una forma artistica, ha superato la barriera di pregiudizi che aveva fino a qualche anno fa.
Tu ti ritieni un artista?
Spero di sì, decisamente sì!
Cosa mi dici su questo lavoro?
Se fatto bene e con criterio e con testa è il lavoro più bello del mondo. Alla fine è una passione prima di essere un lavoro.
Cos’è il corpo tatuato?
Lo si può vedere sotto tanti profili. E per come la vedo io è un modo di esternare ciò che si ha dentro. Può essere pura estetica o può essere tante cose, comunque ognuno lo vede a modo suo.
Cosa mi dici su questo tatuaggio?
È il ritratto della figlia di Roberto, io prevalentemente faccio solo ritrattistica quindi siamo nel mio campo. Ritrarsi il volto del proprio figlio è qualcosa di grande, portarselo sempre vicino ancora di più.