Il Genio vs le Miss Marple
Le chiavi, il foulard, le chiavi, l’ombrello, le chiavi, la persiana, la luce in salotto, le pillole per la pressione…uh le chiavi. Una passeggiata di pomeriggio è quello che ci vuole. Ma poi per strada il vento soffia forte e le povere orecchie che fischiano e la cervicale, meglio andare a quel negozio grande di libri e televisori dove a quest’ora ci suonano pure. Ecco perché alla Fnac combatti con le vecchiette eleganti e profumate, le Miss Marple appunto, per prendere un posto a sedere.
Di spazio non ce n’è ma c’è la possibilità di vedere a pochi centimetri di distanza da te cantanti e musicisti che non ci puoi credere ma quasi sembrano veri. E non si tratta di Riccardo Fogli o Massimo Di Cataldo ma di quelli che ora passano su tutte le radio, che stanno promuovendo il loro disco, che vanno alla grande come Il Genio, per esempio.
Sono in due, il maschietto e la femminuccia e poi c’è quell’apparecchio tipo un computer che fa tutto lui, simula tastiera, batteria, ed effetti strani. Meno male che almeno una chitarra e un basso se li so’ portati. Fanno cinque o sei pezzi raffinati, ricercati, sussurrati, miagolati, molto chic. Il sapore però non riesco a sentirlo e come me credo anche una Miss Marple, che si alza e va via.
Mentre la prima parte del tempo viene occupata dalla musica live, la seconda è riservata alle domande del pubblico. Questo dovrebbe essere il momento più curioso perché in genere i famosi svelano opinioni, aneddoti, disavventure, scherzano, ridono, regalano un po’ di loro ai fan che coi cuori pieni di devozione e di autografi tornano alla loro magra vita.
I due gattini, invece, non si lasciano scappare una parola: il successo è arrivato casualmente, influenze artistiche si, no, forse, il video non ha significati particolari, progetti futuri vedremo.
Che tristezza, questi c’hanno la vita più magra di uno yogurt con lo 0,01% di grassi!
Sembra che diano poco peso a ciò che gli viene chiesto e usano un umorismo non comprensibile perfino per quelle furbette delle Miss Marple. Non guardano la tv, non leggono i giornali e sanno parlare francese. Male, cadono molto male. Per stupirci, per affascinarci oggi, in questo periodo di fervore e di entusiasmo, ci vuole ben altro, qualcuno impegnato, informato su ciò che succede, che si espone, che c’ha lividi, graffi e che se deve saper parlare una lingua che sia il wolof.
Sulla loro pagina di myspace c’è una frase(ovviamente in francese anche questa) che dice “Ognuno porta la sua croce ma io porto una piuma”. Credo che li rappresenti pienamente!
Il tempo è terminato e un po’ di gente si affolla intorno ai due. Ma il mio giudiziometro restano sempre le Miss Marple…penso chissà se quando saranno sul divano a fare la settimana enigmistica e leggeranno ‘8 verticale: Cantano Pop Porno. Sette caselle’ si ricorderanno del 13 novembre alla Fnac quando c’era Il Genio?
– Veronica Grasso