Il Mercato Nero: una wunderkammer clandestina a Milano
Durante la seconda guerra mondiale il “mercato nero” era il commercio clandestino di beni di prima necessità che sfuggiva al controllo degli organi statali.
E voi così su due piedi cosa inserireste nella categoria “beni di prima necessità”?
Musica, magari suonata dal vivo. Cibo, meglio se preparato al momento e con una scelta che va dal tradizionale nonna-friendly al vegan sia per posa che per saggi slanci salutisti ed ecologisti.
Ragazze con il rossetto e ragazzi con le barba curate. Pezzi vintage che conservino il sapore del passato e del duraturo. Piccole opere di artigianato difficili da reperire e riprodurre.
Tutto questo è quello che ha riempito lo spazio Killer Kiccen a Milano a due passi dai Navigli durante l’edizione invernale de Il Mercato Nero.
Il Mercato Nero nasce quest’estate dall’idea del collettivo tutto al femminile New Girls e degli organizzatori della serata Le Cannibale come market-place per promuovere artigiani e creativi, con dj set, spazi espositivi e corner speciali.
L’edizione invernale ha ospitato una personale dello street artist Nemo’s, quello degli omoni dagli occhi confusi che suggeriscono interrogativi umani e sociali.
Tra i presenti lo staff del salone Rainbow Club, pronto a regalare nuovi tagli di capelli e sperimentazioni cromatiche ai visitatori è Alice Balossi di Bake Off Italia giunta ad allietare occhi e palati con i suoi dolci.
Per dare un tocco più esoterico e oscuro all’atmosfera anche il divano con lettura di tarocchi su prenotazione.
Degna di nota la cucina a vista con cuochi all’opera no stop dalle 12 alle 24, a riprova del fatto che dove ci sono mani che cucinano e farciscono c’è sempre bellezza nell’aria oltre che profumo di pane sfornato.
Il Mercato Nero continuerà ad aprire le porte della sua wunderkammer e a mostrare i suoi traffici nascosti, ci vediamo nel 2015 con nuove meraviglie.
Foto courtesy Killer Kiccen Production.
Il Mercato Nero | facebook