Il nuovo docu-film su Jean-Michel Basquiat, da gennaio al cinema
Non nelle sale italiane (ovviamente), mi riferisco all’anteprima mondiale del docu-film “Jean-Michel Basquiat: The Radiant Child” che verrà proiettato nel corso del prossimo Sundance Film Festival il 25 gennaio a Park City nello Utah (USA). La notizia di questo nuovo film documentario sulla vita di Basquiat (oh! è quell’artista americano di origini haitiane morto a 27 anni per overdose nel 1988 famoso per essere stato uno degli esponenti di maggior rilievo del graffitismo e caro amico di Andy Wharol) è stata data dalla regista nonché amica dell’artista Tamra Davis nel corso della presentazione del film al recente Art Basel di Miami. Dice la Davis: “ il film è il frutto di un lavoro fatto con amore, iniziato nel 1983 quando incontrai Basquiat insieme allo sceneggiatore Becky Johnston, insieme lo intervistammo con una telecamera, due anni prima che morisse”. Poi il materiale venne messo da parte per un bel po’, finché la regista non si rese conto che di fatto non esistevano dei film che raccontassero in maniera adeguata ed esaustiva la vita di questo artista.
In “Downtown81” Basquiat recitava, mentre nell’altro film “Basquiat” di Julia Shnabel molte scene sono frutto di finzione. La Davis ricorda anche come Basquiat fosse arrabbiato con i propri amici quando seppe che avevano venduto i quadri che aveva regalato loro e questa è stata una delle ragioni che l’ha trattenuta dall’utilizzare il materiale in suo possesso, ha sempre avuto paura di approfittarsi della notorietà dell’amico artista anche dopo morto. Finché non presentò un corto al Sundance e lì il produttore della Arthouse Film non la spinse a realizzare il lungometraggio di cui sopra. Che noi, immagino, non vedremo mai, a meno che non facciamo una puntatina al Sundance o qualche anima buona non lo carichi abusivamente nei prossimi mesi sulla madre di tutte le reti, come è successo per Downtown81 disponibile su google video in pezzetti da 8 minuti l’uno. Andatevelo a guardare, se non l’avete già fatto, prima che qualcuno lo rimuova e ci costringa a trasferirci definitivamente a New York. Buone visioni.