In attesa di valide Alterazioni
Le mura e le torri dei castelli, le strade e le piazze dei borghi storici italiani custodiscono racconti di personaggi illustri che hanno contribuito a disegnare la storia di tutta la penisola ma che associamo in automatico ai libri di letteratura del liceo. Negli ultimi anni, però, si sono moltiplicate le manifestazioni che, soprattutto durante il periodo estivo, tornano a dar voce a questi luoghi, regalandoci un’energia pulita, differente da quella che si respira nelle atmosfere dei grandi centri.
La Rocca di Arcidosso, in cui si svolgerà il Festival Alterazioni, ad esempio, apparteneva alla nota famiglia Aldobrandeschi del Purgatorio dantesco. Questa fra pochissimi giorni aprirà nuovamente le sue porte all’intervento di quarantanove giovani artisti italiani ed internazionali invitati a confrontarsi con il tema degli opposti e del suo superamento.
Provenienti da ambiti differenti come grafica, pittura, scultura, fotografia e videoarte hanno avuto la possibilità di cimentarsi nel dialogo con un passato architettonico importante e con una comunità di persone autentiche.
Per la selezione degli artisti lo staff di ARTQ si è avvalso delle collaborazione di critici stimolanti e attenti come Cristiano Armati, Dario Morgante, Andrea Oppenheimer (Mondo Bizzarro Gallery), Mauro Papa (CEDAV), Lapo Simeoni (Art Lab gallery) e Maurizio Vanni (Direttore de Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art).
In piazza Cavallotti, adiacente la Rocca Aldobrandesca, ventiquattro fra dj, gruppi, solisti e performer si esibiranno alternandosi su uno sfondo di videoproiezioni, parte integrante di un’atmosfera affascinante già di suo. Gli abitanti di questo borgo arroccato nella splendida cornice dell’Amiata vengono chiamati (oltre al più “etymologically correct” arcidossìni) “caperci”, cioè caparbi, testardi e questa loro indole è, a nostro avviso, il segreto del successo della scorsa edizione che ha attirato addetti ai lavori, visitatori e semplici curiosi da tutta Italia, rispondendo ad un bisogno di contemporaneità diffuso e condiviso da parte dei cittadini dell’Amiata, primi beneficiari del Festival. Con la stessa dedizione e lo stesso impegno i nostri hanno lavorato durante l’anno riuscendo nell’impresa di presentare artisti provenienti dai più interessanti contesti creativi fra cui citarne alcuni significherebbe escluderne, a torto, altrettanti.
Promettono un evento in cui l’antico e il nuovo daranno vita ad un’ insolita, coinvolgente armonia e a giudicare dalle foto in galleria, non c’è da dubitarne.
Torna quindi dal 29 al 31 luglio 2011 Alterazioni con un programma ricco di appuntamenti e suggestioni visive, sonore, tealtrali e, perchè no, culinarie che giocheranno in armonica contrapposizione fra passato, presente e futuro.
Per chi volesse saperne di più: alterazionifestival.wordpress.com