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Inside Out, Artocracy in Tunisia

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JR lo conosciamo tutti, ma Slim Zeghal e Marco Berebi ve li presento io. Sono tunisini e tra i tanti modi di lottare per la libertà loro hanno scelto l’arte. Insieme si è cominciato a parlare di “cosa si potrebbe fare?” e quindi è nato Artocracy in Tunisia, un progetto che vede protagonista la diversità di un popolo. In pratica i nostri tre eroi e circa sei fotografi tunisini (Sophia Baraket, Rania Dourai, Wissal Dargueche, Aziz Tnani, Hichem Driss et Héla Ammar) se ne sono andati in giro per il paese e hanno fotografato persone di tutte le età, estrazione sociale e sesso. A tutti loro è stata posta la stessa domanda “cosa vuoi per il futuro del tuo paese?” e successivamente questi volti sono stati stampati in grande formato e i poster hanno ricoperto i muri delle città. Per un paese che è stato abituato a vedere esposte nelle strade solo le immagini del volto del presidente per cinquant’anni, è stata davvero una novità. Le reazioni sono state tutte piuttosto buone e questo ci fa pensare che, in effetti, qualcosa sta cambiando. Anche attraverso l’arte si possono osservare cambiamenti importanti, in effetti, anche la cultura è lo specchio della società.

Installation réalisée avec des voitures de police brûlées lors de la révolte, Sidi Bouzid. © JR

Le immagini sono esclusivamente in bianco e nero, il formato è standard (90×1,35 cm) e sono state realizzate alla “maniera” di JR, con una particolare attenzione allo sguardo. I luoghi dove sono state poste le immagini sono stati scelti per il loro carattere emblematico. A Tunisi, a Porte de France e all’avenue Mohammed V e nel quartiere popolare si Kram (sede del RCD), a Sfax e a Sidi Bouzid, dove è stata realizzata un’installazione con le carcasse di vetture della polizia bruciate, e infine a La Marsa.
Il progetto è stato finanziato unicamente attraverso il ricavato della vendita delle opere di JR e nessun altro tipo di sussidio o partenariato. I nostri complimenti vanno a tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto che ha, inoltre, il merito di essere l’iniziatore di altri progetti simili in altri posti del mondo sempre con lo stesso obiettivo, la sensibilizzazione al cambiamento.

 

Ciao Slim, cosa credi che sia la “rivoluzione”?

 

Un nuovo inizio, un nuovo modo, un nuovo destino, un cambiamento totale del paradigma. Un cambiamento completo dal passato, a volte violento, ma sempre eccitante e promettente.

 

Raccontaci com’è nato il progetto Inside Out Project: Artocracy in Tunisia?

 

All’inizio era una storia di amicizia. Conoscevo Marco che a sua volta conosceva JR! Insieme avevano fatto Face2Face e io lo avevo amato…Quando è scoppiata la rivoluzione in Tunisia, ho chiamato Marco e ho parlato con lui della possibilità di sviluppare un Face2Face tunisino. Marco ne parlò con JR e tornò indietro con un’idea decisamente migliore: Artocracy!

Sur la route de La Goulette, Tunis. © JR

So che sei un imprenditore, dunque chi sei e come lavori?

 

Ho quarantasei anni, sono sposato, ho due bambini, vivo in Tunisia, sono proprietario e dirigente di un’impresa mediterranea di imballaggi, con filiali in Marocco, Algeria, Tunisia e Francia.

 

Qual è il tuo messaggio? Si tratta di un messaggio di libertà?

 

È un messaggio di pace, di amicizia, di tolleranza, di solidarietà di speranza!

 

Qualcuno ha cercato di ostacolarvi?

 

No davvero. Ci sono stati un paio di episodi per strada dove la gente non era d’accordo con il nostro attaccare i poster ai monumenti. Ce ne siamo andati rifiutando ogni tipo di confronto. Alla fine è stato divertente!

 

Questo progetto va avanti da circa tre mesi. Finora quali sono state le reazioni della gente?

 

Complessivamente le varie reazioni sono state grandiose. Abbiamo parlato molto con la gente. Una volta che hanno capito, molti hanno amato l’idea e ne hanno voluto far parte. È stato davvero molto divertente…

 

Come hanno reagito i “capi solitamente esposti nelle strade”?

 

Beh, i “capi” non c’erano più! Ci sono state fantastiche reazioni da parte della polizia che inizialmente erano sorpresi e perplessi per quello che stavamo facendo. Successivamente ci hanno offerto da bere e hanno insistito per darci il loro sostegno!

Ancien siège du RCD, parti de l’ex-Président Ben Ali, Sfax. © JR

Cosa puoi dirci dei fotografi coinvolti nel progetto?

 

Sono giovani, sono simpatici, sono il futuro. Sono pieni di progetti. Sono stati felicissimi di collaborare con JR. È stato un vero sogno e molto motivante per loro. Gli auguro di avere tanto successo!

 

Conosci i progetti dei gruppi che partecipano in altri paesi?

 

Dopo la Tunisia sono nati una serie di altri progetti InsideOut, qui sotto una lista:

Aveiro, Portugal
http://www.tedxaveiro.com/index.php/en/inside-out

Biola University, CA, USA
http://biolainsideout.tumblr.com
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.621277882667.2121141.68602939&l=2f781788aa

Bristol, UK
http://bigartmob.com/view/8969/forgotten-faces-streetart-by-jack-pasco

Brooklyn, NY, USA
http://www.flickr.com/photos/37601286@N06/5755659476/in/photostream

Karachi, Pakistan
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.152983594769217.36602.152909571443286#!/media/set/?set=a.133191726755955.32974.101845416557253

Lima, Peru
www.facebook.com/limainsideout
www.limainsideout.tk

Manchester, UK
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.152983594769217.36602.152909571443286#!/media/set/?set=a.152983594769217.36602.152909571443286

Sante Fe, NM, USA
http://www.facebook.com/media/set/?set=o.176847225694272#!/photo.php?fbid=10150201865834585&set=o.176847225694272&type=1&theater
http://www.axleart.com/index/Video__Staveley_Wheatpaste.html

Warwick, NY, USA
http://ml1l.tumblr.com
http://www.recordonline.com/apps/pbcs.dll/article?AID=/20110601/NEWS/106010334/-1/SITEMAP

 

Quali sono le tue speranze per il futuro della Tunisia?

 

Che diventi quello che deve essere: un bel posto dove vivere per tutte la sua gente e anche per quelli che vogliano trasferirsi e mettere radici qui, al crocevia del Mediterraneo.

 

Grazie Slim e buona fortuna!

Maria Caro

scritto da

Questo è il suo articolo n°444

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