Intelligenza Vegetale, la natura secondo Gola Hundun
“L’uomo non è l’essere più evoluto del nostro pianeta”
Da questo semplice mantra si dispiega Intelligenza Vegetale, la mostra di Gola Hundun inaugurata il 13 marzo alla galleria Portanova12 di Bologna. Le opere di Intelligenza Vegetale sono un’indagine sull’uomo e il suo controverso rapporto con la natura che da una parte distrugge e dall’altra rincorre. Questo atavico e più che mai attuale confronto è alla base di tutto il lavoro di Gola Hundun che esprime le sue perplessità e il fascino verso questo per fortuna ancora predominante elemento del nostro pianeta attraverso pittura, street art e installazioni.
Nella mostra bolognese, gli spazi della Portanova12, sono stati invasi da un brillante verde che domina le creazioni dell’artista, per lo più pittura su tessuto e illustrazioni.
Il testo di introduzione della mostra sottolinea come non solo non siamo gli unici esseri da considerare “evoluti” ma non siamo di certo i più evoluti. Le piante e gli animali hanno sviluppato secoli prima di noi caratteristiche e capacità che gli permettono di adattarsi ad ambienti ostili (come le città) e come le definisce Antonella Perazza nel testo critico della mostra: “ […] hanno organi di senso infinitamente più sviluppati e possono contare su una rete globale di informazioni al cui confronto Internet è solo un giocattolo difettoso”.
L’obiettivo dell’esposizione è quello di riavvicinare il pubblico al fascino della natura e aiutare ricordare come il nostro universo fatto di cemento non deve dimenticare l’importanza dell’ambiente vegetale che ci permette di respirare, mangiare, vivere.
Le opere rappresentano uno studio, nonché l’espressione, della forza della natura, la traduzione in immagini delle capacità delle piante e della sfera naturale.
Infine, la mostra rappresenta un invito a lasciarsi andare, abbandonare l’antropocentrismo e inoltrarsi nella vita sconosciuta delle piante.
Intelligenza Vegetale rimarrà aperta fino al 18 marzo quindi avete un po’ di tempo per visitarla. Per conoscere meglio Gola Hundun leggete questa intervista o visitate il suo sito www.golahundun.com.
Tutte le foto sono di Mario Covotta.