Italians in Europe | Pierpaolo da Amburgo
Oggi vi presentiamo un giovane designer in cerca di fortuna fuori dai confini italici sbarcato qualche mese fa nientedimeno che ad Amburgo. Ecco cosa ci ha raccontato della sua esperienza lassù in Germania.
ziguline: Ciao Pierpaolo, anche tu scappato dalla madre patria, esattamente da dove?
Pierpaolo: Ciao Dimitri. Io sono nato venticinque anni fa ad Ariano Irpino, una cittadina dell’Irpinia a cavallo tra Puglia e Campania. Dopo la maturità, come sono obbligati a fare tutti, ho dovuto scegliere ‘la città’ per proseguire gli studi e frequentare l’università e mi sono trasferito a Napoli. Lì ho vissuto per gli ultimi 6 anni, lavorando nell’ultimo periodo per una casa editrice e una agenzia di design.
ziguline: Quant’è che sei lì ad Amburgo?
Pierpaolo: Sono arrivato a Marzo di quest’anno, solo quattro mesi fà. Sono stato qui a febbraio per la prima solo dieci giorni, per vedere la città e fare i colloqui di lavoro. Immediatamente dopo mi sono trasferito.
ziguline: Anche tu fuggito per disperazione o alla ricerca di nuove e stimolanti opportunità?
Pierpaolo: Sono fuggito per la disperazione di non aver trovato ancora stimolanti oppurtunità, ma anche semplicemente per fare una nuova esperienza. O forse anche perché non ci accontentiamo mai delle cose che abbiamo? Questo credo sia dovuto in particolare alla mia giovane età, alla voglia di vedere e vivere cose nuove, impare nuove lingue, conoscere nuove persone, cercare stimoli e ispirazioni che sembravano così lontane prima. A prescindere se si è cresciuti in campagna, nel paesello o in una grande città, credo sia comunque una esperienza che non può far altro accrescere il proprio bagaglio culturale. Confesso, anche, di avere un pò la sindrome dell’anti-italianetà, ma non rinnego nè la mia terra, nè le mie origini. Quindi non sarei così drastico e pessimista nei confronti dell‘Italia, ma allo stesso tempo perchè non cambiare? Sembrava interessante ed infatti lo è.
ziguline: Cosa facevi in Italia prima di partire e cosa fai di bello ora ad Hamburg?
Pierpaolo: Spesso il buffone con gli amici. Si usciva nelle piazze (tipica abitudine italiana), qui invece si frequentano molto di più i club e i bar (anche quando fà caldo). In Italia suonavo con una crew, facevamo elettronica – io ero uno dei vj; qui ce ne sono fin troppi di dj e musicisti, quindi per ora mi godo le serate da spettatore. In Italia, però, facevo tanti pranzi e cene con gli amici dell‘università, che ora mi mancano tanto. Mangiavo decisamente più sano. Dopo il diploma di laurea ho lavorato come graphic designer, e tutt‘ora è il mio lavoro. Daltronde sono qui per questo. Ho cominciato con uno stage di sei mesi presso una notabile agenzia di design, ma non sò cosa succederà dopo. Per ora non se parla di tornare in Italia.
ziguline: Come mai proprio l’estremo nord della Germania?
Pierpaolo: In realtà è Amburgo che ha scelto me. Quando cercavo lavoro dall‘Italia, ho contattato agenzie in Olanda, Inghilterra e Germania, ma Amburgo ho ricevuto i migliori feedback. Dovendomi recare sul posto per fare colloqui, investendo quindi tempo e denaro, per prendere quei famosi „due piccioni“ con una sola fava (con un solo viaggio) sono venuto qui, e non me ne sono pentito neache un pò. Poi perchè amo il design nord-europeo (in particolare quello tedesco), vivere in pianura con un clima mite d‘estate e girare in bici con traffico e inquinamento quasi ‚zero‘ e per imparare una lingua diversa dallo spagnolo e l‘inglese.
ziguline: Dicci un po’ di cose di Amburgo che ti sono immediatamente piaciute?
Pierpaolo: La prima non la posso dire. La seconda è stata il quartiere di Sankt Pauli e Schanze, dove vivo attualmente. Sono i quartieri fulcro della città, centro nevralgico e riferimento per tutti i giovani, densi di club, bar, locali, bistro e ristoranti, negozi, teatri, cinema e parchi e tanti ateliers.
ziguline: A parte il lavoro dov’è che vai a svaccarti la sera o nel fine settimana?
Pierpaolo: Sankt Pauli Sankt Pauli Sank Pauli.
ziguline: Cosa ci dici a proposito delle abitudini nel week-end tra i ragazzi Amburghesi (cazzo mi viene da pensare al galletto)?
Pierpaolo: Io non sapevo neanche dove si trovasse con precisione prima di visarla. A me invece viene da pensare più alle famose ‚polpette schiacciate‘, che sono nate davvero qui, ma non che poi in realtà non sono così comuni o tipiche della città…quindi sfatiamo questo mito. Credo ci siano molti più McDonald e Burger King a Roma e Milano che qui. Vuoi sapere le abitudini o vizi? Le abitudini sono spostarsi in bicicletta, approfittare quando c‘è il Sole per fare barbecue e mangiare all‘aperto (come ho fatto ieri all‘Altona-Balkon), indossare le magliette del Sankt Pauli, parlare di Berlino, comprare vinili nei Flohmarkt, tanto che ho cominciato anche io a collezionarli (prima non lo facevo – qui non solo chi fa il dj acquista vinili). I vizi…li immaginate.
ziguline: Feste, festival e concerti vari che ti non ti sei fatto sfuggire da quando sei là?
Pierpaolo: I festival che si svolgono di giorno nei parchi, sotto il sole (quasi) cocente sono una priorità di tutti, o almeno di quelli che ce la fanno se non hanno esagerato nei giorni precedenti.
ziguline: In cosa sei diventato Amburghese in questi mesi di permanenza?
Pierpaolo: Abituarmi a non avere sempre giornate di Sole e mai un buon caffè espresso. E poi ci sarebbe un‘altra piccola curiosità. Essendo Amburgo da sempre una grande città portuale, conserva molte storie e leggende legate alla vita dei marinai. Quando questi non potevano più lavorare come tali perchè troppo anziani, vivevano vendendo i fiammiferi al porto o in città. Oggi ogni bar o club di Amburgo regalano i fiammiferi che mettono sul bancone, per pubblicizzare il proprio logo. Ma, la ragione, è che non bisogna accendere la sigaretta dalle candele, che spesso si trovano sui tavoli, perchè in questo avremmo spezzato la vita di un marinaio. Quindi, non accendo mai le sigarette con le candele e se venite ad Amburgo, non fatelo neanche voi. É un‘eresia!
ziguline: Cosa proprio non ti va giù di questo posto?
Pierpaolo: Quelli che dormono sul pianerottolo di casa il sabato o la domenica mattina, ma anche il lunedì.
ziguline: Dove ci consigli di andare casomai ci trovassimo da quelle parti?
Pierpaolo: A casa mia :)
ziguline: Ci rivedremo prima o poi in Italia o già stai preparando le carte per il cambio di nazionalità?
Pierpaolo:Vediamo…tu intanto fai i biglietti.
ziguline: Danke! (senza N)
Se volete saperne di più visitate il suo sito personale pierpaoloriccio.com
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