Johnnie Shand Kydd al Madre
Negli anni Novanta Johnnie Shand Kydd è stato il testimone privilegiato e geniale dell’ esplosione creativa che ha travolto ogni campo artistico a Londra. Tutti i prota¬gonisti di quel momento straordinario sono stati colti dal suo obiettivo fotografico con la stessa energia, lo stesso ritmo incalzante, la stessa joie de vivre che ha attraversato gli studi, le gallerie, le sfilate, i locali notturni della capitale britannica all’insegna della celebrazione e dell’ annotazione istantanea e sincronica di un processo impreve¬dibile ed in continua trasformazione. La frequentazione e la familiarità con i suoi sog¬getti ha permesso e favorito un itinerario ed una selezione dettati dall’intensa cronolo¬gia degli eventi, da una conoscenza ed una partecipazione diretta del pathos colto nei ritratti. L’avventura napoletana riscrive le regole del gioco. La città ed i suoi abitanti, il suo mito millenario, si concedono per la prima volta ai suoi occhi. L’uomo e il suo obiettivo si perdono volontariamente nei meandri misteriosi ed inattesi dei quartieri alla ricerca di un frammento, di un’ impressione che rinchiuda per un istante magico ed irripetibile, all’interno dei confini del fotogramma, l’inenarrabile e inderogabile flus¬so vitale che attraversa la vita quotidiana e la storia della metropoli partenopea. Storia e contemporaneità si cercano e si respingono, duellando con il loro peso, abbraccian¬do la malinconia, la brutalità e la ponderatezza dell’una e l’inquietudine, la velocità e l’ineluttabilità dell’altra. La Napoli di Shand Kydd è il diario intimo di un viaggio soli¬tario.