Junior Fritz Jacquet usa quei cazzuti rotolini di carta, igienica
Quante volte vi siete trovati tra le mani quel cavolo di rotolino di cartone che fa la sua bella comparsa dopo che l’ultimo foglio bianco di carta igienica vi ha salutato, magari nel momento meno opportuno? In momenti come questi avrete come me per qualche attimo riflettuto sull’utilità o l’inutilità di quello strano cilindro scuro fatto di carta riciclata il cui destino da quel momento in poi sarebbe passato dal vostro bagno al bidone della spazzatura (spero per voi quello della carta).
Questa stessa riflessione credo che l’abbia fatta un’infinità di volte anche l’artista e scultore francese Junior Fritz Jacquet il quale però da buon creativo ha saputo intravedere un futuro più interessante e sicuramente più originale per quei pezzi di carta di cui la società occidentale è praticamente sommersa. Secondo wikipedia in Europa si consumano circa 22 miliardi di rotoli di carta igienica con annessi “rotolini” ovviamente. Ebbene, queste “anime” di carta con cui in genere si conferisce al rotolo di carta igienica un supporto fisso per il suo srotolamento, sono diventati il supporto creativo preferito di questo scultore che ha per la carta una particolare predilizione.
Da questi insulsi cilindri, piegandoli, distorcendoli ed infine colorandoli, riesce a dar vita a delle originali maschere che ricordano facce di personaggi con le espressioni più bizzarre. Oddio, tanto bizzarre alla fine poi non sono, se guardate bene, sembrano le espressioni tipiche di chi si sta disperatamente spremendo sulla tazza del cesso. Si potrebbe dire con sufficiente tranquillità che il supporto usato ha finito per influenzare più o meno inconsapevolmente l’artista nella scelta del tema. Voi quanto vi ci ritrovate?