L’altro Sudafrica
Sudafrica. L’11 giugno sono iniziati i campionati mondiali di calcio. Il Sudafrica è alla ribalta mediatica. Ha rifatto il belletto nascondendo antichi vizi e mostrando il volto buono, utile a far dimenticare gli anni del silenzio e delle discriminazioni. Però, accanto alle luci accese per un avvenimento sportivo planetario, esistono, ancora oggi, le ombre di troppe vite che faticano l’esistenza, consegnate alle periferie violente e sovrappopolate, con scarsa possibilità per chi nasce dalla parte sbagliata. Nuove leggi, dopo Mandela, tentano di cancellare una storia che questo paese ha impresso profondamente nel sentire comune. Silvia Amodio, ha lavorato, nelle tonwsnhip, raccontando il Sudafrica meno patinato, più nascosto, ma più aderente alla realtà, del paese che in queste ore verrà celebrato per le vittorie sportive. Silvia, ha saputo unire il talento ad una profonda e sincera partecipazione umana. Lo dicono gli occhi di donne, bambini, uomini, lo dicono le tante espressioni che ha avuto la sensibilità di cogliere e trasformare in denunce mute. Il valore più alto di questo reportage, travalica l’aspetto fotografico.Corre più in là e attraversa il rispetto, così poco frequentato da tanti “artisti” dello scatto.