La barbarte di Alejandro García Restrepo
Si fa un grande parlare di barba e baffi negli ultimi tempi. Sembra di essere tornati indietro all’epoca di Don Quijote, quando la barba era considerata un simbolo di virilità per l’uomo. Oggi, invece, ci troviamo di fronte a un web stracolmo di foto di figaccioni con barba e baffi perfettamente curati che inneggiano al loro amore per il pelo.
Noi donne siamo grate a questa tendenza perché, sarà il bombardamento mediatico, sarà il fatto di aver studiato la storia (quindi quella cosa della barba virile succitata), sarà che effettivamente la barba sia virile, fatto sta che ci piace un sacco.
Alejandro García Restrepo invece ha pensato di sfruttare la sua barba in un altro modo, decisamente più originale, ovvero per la costruzione di meticolose rappresentazioni su carta. L’artista colombiano infatti utilizza solo tre componenti per le sue opere, matita per delineare le figure, carta sulla quale creare e peli e capelli per dare forma alle immagini.
La creatività umana, fortunatamente, non conosce limiti. Qui sotto trovate alcune immagini delle creazioni pilifere, da oggi in poi dopo la rasatura non guarderete mai più i vostri peli con gli stessi occhi.
Alejandro García Restrepo | Flickr